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Il Benevento sulle note di Giu(g)liano Sangiorgi

La Strega si gode altri tre punti ottenuti nel derby, la domenica a tinte giallorossa è accompagnata da una colonna sonora

Tre minuti, solo tre minuti per fidarti di me“. La colonna sonora della domenica a tinte giallorossa ha la voce di Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. Tre minuti sono bastati al Benevento per rimettere a posto la scala dei valori, dando un peso specifico notevole ai dodici punti che lo separavano dal Giugliano. Un arco di tempo minimo ma sufficiente per cancellare con un colpo di spugna un primo tempo giocato al di sotto delle proprie possibilità e, soprattutto, delle proprie potenzialità. Il gol di Lanini, una sorta di Re Mida capace di tramutare in oro anche il più sporco dei palloni, e la freddezza dal dischetto di Ciciretti hanno consentito alla Strega di ribaltare la situazione di svantaggio e di rialzare subito la testa dopo il mezzo passo falso col Messina.

Una prestazione in crescendo per il Benevento, indubbiamente l’aspetto migliore (tre punti a parte) emerso dal match del ‘De Cristofaro‘. Hanno tenuto botta nel momento di difficoltà Nardi e compagni, giovandosi poi dell’intervallo per sistemare le cose che non avevano funzionato fino a quel momento. Si sono ripresentati in campo con un piglio diverso, alzando il baricentro, andando ad aggredire l’avversario con la voglia e la ferocia di chi non aveva alcuna intenzione di rassegnarsi all’evento negativo.

Qualità che fanno ben sperare per il futuro di un gruppo che ha ormai gerarchie consolidate. Auteri ha scelto i suoi alfieri per cercare di compiere un’impresa che avrebbe dell’incredibile. L’ossatura base è stata definita, potrà esserci qualche piccola variazione di partita in partita ma il maestro d’orchestra ha ormai completato la scrematura e deciso su quali interpreti puntare per suonare lo spartito che ha in mente.

Una dolce melodia che accompagna la Strega nel mondo dei sogni, laddove tutto è possibile, soprattutto se il cammino della capolista dovesse rivelarsi più arduo del previsto. L’alternativa è sempre rappresentata dai play off, una lotteria a cui eventualmente approcciare senza lasciare nulla al caso, cercando di colmare le lacune emerse anche contro la formazione di Bertotto. Testa bassa e pedalare è stato il messaggio ribadito ancora una volta da Auteri, pronunciato con la consapevolezza di avere tra le mani una squadra non ancora in grado di esprimere appieno tutto il suo potenziale. Parole che in musica suonerebbero più o meno come: “Io dovessi mostrar di me quello che ancora no, non sono stato mai“. Sentendo riecheggiare ancora la voce di Giugliano… pardon Giuliano Sangiorgi.

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