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Monopoli, l’ex Piccinni tra Starita e la Strega: “L’avversario peggiore per il Benevento in questo momento”

Oltre cento partite condivise con l'attaccante giallorosso: "Lo sento spesso, è entusiasta della Strega e di Auteri"

Ha dato l’addio al calcio giocato lo scorso maggio Marco Piccinni, chiudendo la sua avventura con la maglia del Monopoli. Quattro le stagioni vissute in biancoverde prima di scrivere la parola fine e dedicarsi ad altro, sempre a stretto contatto con il mondo del calcio, da collaboratore dell’AIC. Una nuova vita per l’ex capitano del Monopoli che in un’intervista a Il Sannio Quotidiano ha parlato dei pugliesi, del nuovo Benevento di Auteri e del percorso di crescita di Ernesto Starita con il quale ha condiviso oltre cento presenze tra Andria e Monopoli. Queste le sue parole:

GIRONE C – “Un campionato forse diverso rispetto agli altri perché negli altri anni, specialmente nelle ultime stagioni, il girone ha sempre avuto 3-4 squadre di vertice che si sono staccate e che hanno fatto una lotta per il primo posto. Quest’anno si è staccata la Juve Stabia e la sta riprendendo il Benevento passo dopo passo. Però è un campionato più combattuto, perché anche le squadre in fondo sono molto valide come lo è anche il Monopoli: oggi su ogni campo si rischia di perdere i punti, non ci sono squadre cuscinetto”.

JUVE STABIA – “Mi affascina il modo di giocare della Juve Stabia perché è una squadra costruita sicuramente per altri obiettivi e che grazie al gioco e a un mix di giovani e ragazzi esperti per la categoria sta riuscendo a esprimere veramente un gioco eccellente. Però da quando è arrivato Auteri Il Benevento ha cambiato marcia, poi è fatto di giocatori abituati a navigare nelle posizioni alte. L’unica cosa che potrebbe far perdere il campionato alla Juve Stabia è proprio la disabitudine alle posizioni alte, perché poi quando ti rincorrono e devi vincere sempre e comunque e si arriva verso il traguardo non è facile tenere i nervi saldi”.

BENEVENTO – “Auteri nel girone C è una garanzia, perché lo conosce benissimo, conosce tutti i giocatori lo ha già vinto e in più lui è un allenatore molto pragmatico, bada sempre al sodo, sa adattare sui propri giocatori per quello che vuole. Infatti ora con la rosa fortissima che ha il Benevento ha fatto un qualcosa di eccezionale, penso che fino alla fine se la giocherà e poi anche se non dovesse vincere sicuramente nei play off arrivandoci da seconda sarà la prima candidata per salire, perché è una squadra veramente forte che sa fare tutto con degli interpreti straordinari, di altre categorie”.

MONOPOLI – “La piazza la conosco molto bene, è una piazza bellissima, ambita dai giocatori per la bellezza di quei posti, veramente splendidi. Quest’anno la squadra è partita in maniera probabilmente sbagliata, anche perché probabilmente l’errore che è stato commesso è stato quello di costruire una squadra forte, molto tecnica ma forse non adatta alle caratteristiche richieste dal girone per intensità, fisicità e specialmente nei mesi invernali quando i campi si fanno più duri e alcune volte il lato tecnico passa in secondo piano. Ma in questo momento la squadra è in ripresa, viene da 5 risultati utili consecutivi, vince poco ma non perde e questo la dice lunga sul fatto che ormai abbia consolidato un buon asse con Bizzotto, De Risio, Grandolfo. Poi i nuovi acquisti hanno dato sicuramente nuova linfa a questa squadra e penso che oggi possa essere veramente un avversario non facile da affrontare, specialmente in questo momento della stagione dove i punti valgono doppio. Forse il più brutto cliente che poteva capitare al Benevento in questo momento”. 

STARITA – “Ernesto l’ho veramente cresciuto, perché abbiamo giocato sei anni insieme, anche ad Andria. Parliamo di un ragazzo che è cresciuto passo dopo passo, lui è elettrico, vive errore dell’avversario in area e sa essere veramente letale. Poi è un ragazzo con la testa sulle spalle, che lavora tantissimo in settimana, un attaccante che vorrei sempre in squadra con me perché fa le due fasi in maniera veramente perfetta e questo non è assolutamente scontato specialmente nelle squadre di vertice”.

GOL – “Segna meno di prima? Però gioca anche molto meno rispetto a prima, se devi distribuire i gol in un arco di tempo minore è sicuramente più complicato. Poi incide anche la fase di adattamento e in più sicuramente nel 3-4-3 di Auteri si mette molto a disposizione dei compagni piuttosto che giocare vicino all’area come piace a lui. Però sa far anche quello molto bene”.

APPROCCIO CON IL BENEVENTO – “Lo sento spesso, è entusiasta di questa avventura e anche dell’allenatore, mi dice che sta imparando e apprendendo tantissimo e che è molto stimolato dal confronto con giocatori di un livello così importante in questo momento”.

CARATTERISTICHE – “Per un attaccante parlano sempre i numeri. Starita negli ultimi tre anni in cui siamo stati insieme è sempre andato in doppia cifra. In tanti invece fanno una stagione bene, poi non si riconfermano, poi magari si esprimono bene e due anni dopo si prendono un attimo di pausa. Ernesto invece fa della continuità la sua forza, anche quando non segna dà comunque quel guizzo, quel brio alla squadra che secondo me sono indispensabili oggi anche per le squadre di vertice. Con il cambio di mentalità nel calcio oggi si gioca quasi sempre uno contro uno e un giocatore con quelle caratteristiche penso sia indispensabile”.

FINALE DI STAGIONE – “La battaglia è avvincente sia in zona play off sia in zona sia in zona play out per conquistare le migliori posizioni, quindi sarà un campionato aperto dove fino all’ultima giornata non darei nulla per scontato. Anche se si dovesse giocare contro l’ultima in classifica è una squadra comunque viva”.

 

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