Non sarà un Benevento-Giugliano banale quello di domani per Alessandro Marotta. Una sfida tra il suo presente in giallorosso e un passato durato il tempo di un amore estivo, prima della corte della Strega. 38 i giorni trascorsi dall’annuncio ufficiale del Diablo come nuovo calciatore del club gialloblù al comunicato di cessione dell’attaccante “per espressa richiesta e motivi strettamente personali”, come recita la nota della società.

Il 17 luglio la scelta di sposare il progetto del Giugliano dopo l’addio alla Viterbese, un’avventura conclusa con la scadenza del contratto e la retrocessione del club laziale in Serie D. Galeotta fu poi l’amichevole giocata tra i gialloblù e il Benevento il 20 agosto al “De Cristoforo” in cui si è innescato il ritorno di fiamma con i colori giallorossi per il Diablo, così affamato da attirare l’attenzione di direttore tecnico e allenatore nonostante la carta d’identità raccontasse dei 37 anni compiuti lo scorso luglio.

Un primo flirt, i segnali di un corteggiamento possibile e il via alla trattativa ufficiale, ma lampo, hanno fatto poi il resto, avvicinando Marotta al suo ritorno nel Sannio. Una scelta che ha generato malumori tra i tifosi gialloblù da parte dell’uomo di punta dell’ultima sessione di mercato. “Volevo ringraziare Antonio Amodio e la famiglia Mazzamauro per aver capito e non aver ostacolato la mia decisione. Volevo scusarmi sinceramente con tutto il popolo Giuglianese per questa scelta improvvisa e inaspettata. Ho fatto questa scelta per la mia carriera e di conseguenza per la mia famiglia. Spero vivamente che col tempo capirete. In bocca al lupo” scriverà poi Marotta sui social dopo l’approdo in giallorosso per scusarsi con i suoi ex tifosi.

In Coppa Italia Serie C la possibilità per Marotta di partire dal 1′ contro il “suo” Giugliano: una ferita ancora aperta per i gialloblù, un mese e mezzo dopo l’inizio della sua nuova vita al Benevento.