La lingua del tecnico bergamasco detta i tempi della Strega: ‘preparati’, ‘accoppia’ e gli altri ordini dell’allenatore giallorosso
Il ‘balun‘ al centro del suo Benevento: usa spesso la traduzione dialettale – il calcio, e quindi il pallone, nel dialetto bergamasco vengono pronunciati ‘balun’ – Matteo Andreoletti nel raccontare e ragionare cosa ritoccare della sua Strega da bordocampo. Una squadra che inizia a far vedere alcuni concetti trascinati con grinta nella mentalità dello spogliatoio giallorosso, ancora ricco di interrogativi e con qualche certezza sul futuro.
Tra queste trovano spazio soprattutto i giovani, sempre più al centro del progetto sannita. In tanti hanno collezionato minuti contro la Romana Football Club: tra questi, riflettori puntati in particolare su Angelo Talia, tra i più tartassati da Andreoletti durante la seconda amichevole del suo Benevento. ‘Due tocchi‘ le parole più urlate al centrocampista giallorosso oltre ai tanti ‘gira‘ per allargare il gioco e dettare soluzioni alla Strega in fase di costruzione, evitando le corsie interne. Numerose anche le correzioni tattiche ordinate sia dall’allenatore che dai suoi collaboratori in panchina, in particolare durante il primo tempo.
LA LINGUA DI ANDREOLETTI AL CENTRO DEL BENEVENTO
‘Accoppia‘ è invece il comando che indica l’uomo su uomo tra le varie fasi di gioco, fondamentale per permettere al compagno di liberare la giocata o di sfruttare le costruzioni studiate in allenamento. Un messaggio in codice che si trova alla base dell’anima tattica di questa Strega, sempre più preda di intensità e rapidità sia di idee che di soluzioni ordinate dal suo allenatore.
E poi ancora, ‘preparati‘ dettato all’uomo chiamato a smarcarsi per ricevere il passaggio successivo, seguendo passo dopo passo gli schemi studiati nella filosofia di Andreoletti, lì dove trova spazio anche il ‘guida‘ per portare la giocata verso la soluzione ideale, chiamando la palla nel corridoio più utile possibile. Parole che diventano sfumature di un’idea di gioco precisa, chiara e che viaggia giorno dopo giorno dalla testa dell’allenatore agli schemi della sua squadra, in un processo di crescita che tra dubbi e progressi avvicina il suo percorso a quello della Lega Pro, verso la rinascita giallorossa.