Svolta nel contenzioso tra Palazzo Mosti e il club di via Santa Colomba: quantificato l’effettivo ammontare dei lavori effettuati dalla società

Il contenzioso che vede opposti al Tribunale di Benevento la massima istituzione pubblica (il Comune) e la più prestigiosa società sportiva della città (il Benevento Calcio) potrebbe essere arrivato a un punto di svolta. In ballo, come noto, ci sono diversi milioni di euro. Il Benevento vuole che gli siano riconosciuti 3,5 milioni di euro, oltre interessi e spese della procedura, per tutti i lavori eseguiti nel corso degli anni allo stadio Vigorito. Proprio i lavori, anche quelli eseguiti per giocare la massima serie del campionato italiano, sono il pomo della discordia. Nel merito l’Avvocatura di Palazzo Mosti ha contestato che hanno prodotto un arricchimento per la società e non certo per il Comune. Ha fatto poi domanda riconvenzionale, ritenendo che è l’Ente ad essere in credito verso la società calcistica di 1 milione 288mila euro per canoni concessori scoperti, utenze di acqua, luce e gas non pagate e tassa rifiuti non saldata. Insomma chi deve dare e chi deve avere lo dovrà decidere il giudice.

A tal proposito, il magistrato civile ad ottobre dello scorso anno ha nominato un perito nella persona di Gerardo Marco Di Pietro, “estraneo al contesto in cui si sono svolti i fatti in causa” per “la sensibilità degli interessi” in gioco in una partita giudiziaria che vede coinvolte l’istituzione pubblica e una società privata che muove passioni popolari incomparabili. Al super-perito il giudice ha elencato di dirimere tutti i nodi focali della vicenda: la descrizione analitica dei lavori effettuati dalla società di Vigorito, indicandone qualità e quantità; la stima su quanto valgano in soldoni redigendo un computo estimativo preciso; la distinzione tra i lavori svolti dal club calcistico a suo carico e quelli invece eseguiti ma a carico del Comune; determinazione del corrispettivo dei canoni concessori e dei canoni relativi alle utenze maturati in favore del Comune e non corrisposti; l’indicazione delle poste creditorie maturate da ciascuno e il relativo ammontare. In sintesi: i lavori eseguiti allo stadio dalla società, il loro valore e la facoltà di scomputarli, i canoni di concessione, le utenze.

Un lavoro che si è concluso nei giorni scorsi. Secondo quanto riferisce Il Mattino, il perito ha quantificato in 600 mila euro circa la cifra che Palazzo Mosti dovrà riconoscere al Benevento Calcio, a titolo di rimborso per le spese relative ai lavori di adeguamento e manutenzione straordinaria dello stadio, più altri 100 mila euro a carico della commissione straordinaria di liquidazione dell’ente comunale. Una cifra decisamente inferiore a quella richiesta dal club e che tiene in considerazione anche i canoni concessori e quelli relativi alle utenze maturati in favore del Comune e non corrisposti dalla società. La prossima udienza è fissata per settembre.