Un pari raggiunto in extremis. Il Messina riacciuffa il Benevento al novantesimo grazie al gran gol di Frisenna. La formazione siciliana torna dal ‘Ciro Vigorito’ con un punto prezioso, commentato nel post partita dal tecnico Giacomo Modica.

SCELTE – Ho la fortuna di avere un gruppo meraviglioso, lo ribadisco. Ho cambiato tanto perché in allenamento vedo grande applicazione, hanno qualità per far parte di questo progetto. Chi sta fuori non è per demerito. Le assenze mi hanno permesso di tornare al modulo che avevamo pensato all’inizio e abbiamo fatto bene, giocando con dedizione e senza smarrisci.

PRESTAZIONE – Sull’economia dei punti forse meritavamo di più, ma il calcio è questo e ci teniamo stretto questo punto, conquistato contro una grande squadra. Ci saremmo potuti disunire e dare campo a loro, invece siamo rimasti in partita e per questo faccio i complimenti ai ragazzi.

CLASSIFICA – Senza piangere perché so che siamo una buona squadra, meriteremmo qualcosa in più. Giochiamo un buon calcio, non siamo rinunciatari ma non riusciamo a prendere un rigore. Ci mancano dei punti importanti per poter vivere un sogno che all’inizio era utopia. Abbiamo 40 punti molto meritati, vorrei solo perdere le partite contro avversari che si dimostrano più forti e non per altro. Gli errori possono capitare, ma quando è troppo è troppo. Mi prendo il punto contro una squadra importante e auguro il meglio al Benevento.

BENEVENTO – Fino a quando la matematica non ti condanna non hai l’obbligo di mollare. Le giornate diminuiscono e vivere un sogno diventa complicato, ma se non dovesse farcela attraverso il campionato ci saranno sempre i play off. Il Benevento ha un ottimo gioco e un tecnico preparato che sicuramente non gli consentirà di mollare adesso.

EPISODI – Ci hanno detto che sul fallo Terranova era la mano di ripiego, una spiegazione che non capisco. Se era rigore andava dato. La cosa grave è che non si può parlare, non c’è dialogo. La tensione è alta, contro il Crotone abbiamo subito un’ingiustizia. Poi vengono meno i risultati, il lavoro e bisogna andare a giustificare sconfitte maturate per scelte sbagliate degli arbitri.