Un mese da cancellare, un periodo buio che ha posto un freno a sogni e ambizioni del Benevento. La mazzata definitiva è arrivata nel derby con l’Avellino, con la Strega sconfitta e prossima a veder svanire un altro obiettivo. Dopo aver dovuto rinunciare al primato, un’illusione cullata nel recente passato, i giallorossi rischiano ormai concretamente di perdere anche il secondo posto e i relativi vantaggi nei play off. A due giornate dal termine basta una vittoria ai biancoverdi di Pazienza per considerarsi certi della seconda piazza, privando il Benevento di un traguardo diventato improvvisamente prioritario.
Colpa non solo del derby perso che potrebbe incidere pesantemente sul morale di squadra e ambiente ma anche e soprattutto del periodo di appannamento. La Strega ha innestato la retromarcia e come un gambero ha iniziato a camminare all’indietro, smarrendo certezze e gioco, lasciando per strada punti pesanti che ne stanno condizionando il finale di stagione. In quattro partite, la compagine di Auteri ha raccolto appena due pareggi, troppo poco per guardare (in questo momento) con ottimismo al futuro.
Dopo aver conquistato 31 punti in 14 giornate, viaggiando a una media da far invida (2,2 a giornata), il Benevento si è improvvisamente impantanato sul più bello. Dalla sconfitta con il Monopoli in poi sono arrivati solo due pareggi e in quattro giornate è stato messo a segno un solo gol, quello sul campo del Monterosi a firma di Pinato. Numeri che stonano con le dichiarazioni di Auteri, il tecnico continua a dirsi soddisfatto delle prestazioni, parla di una squadra punita solo dagli episodi ma di certo non può bastare questo per giustificare l’andamento negativo. Così come tutto non può essere circoscritto all’infortunio di Lanini, assenza pesante ma non l’unico fattore capace di incidere in maniera così pesante sul rendimento generale.
Pensare che all’andata, nelle stesse quattro gare, il bistrattato Andreoletti fu in grado di racimolare almeno tre punti nel momento più delicato della sua gestione e senza il supporto del mercato di gennaio. Nello medesimo momento, insomma, il Benevento è venuto meno, con la differenza che questa volta non ci sarà davanti un girone di ritorno per porre rimedio. All’orizzonte, infatti, si stagliano i play off e la Strega è passata in meno di un mese dal guardare la vetta ad avvertire sul collo il fiato della quarta in classifica. La Casertana si è portata a sole due lunghezze, un campanello d’allarme in vista di due sfide da non sbagliare contro Latina e Catania.