Un’apparizione recente al ‘Ciro Vigorito’, nel giorno in cui le copertine sono state dedicate al ritorno a Benevento di Filippo Inzaghi. In occasione della sfida con il Monopoli, in tribuna c’era anche Felice Evacuo, seduto a un passo dall’ex allenatore della Strega. Il bomber che oggi studia da direttore sportivo ha vestito tante maglie in carriera tra cui, oltre al giallorosso, anche quella della Juve Stabia. Un doppio ex in vista di un derby dal sapore particolare: da un lato le vespe, a caccia dell’unico punto che manca per festeggiare la promozione in serie B, dall’altra un Benevento intenzionato a riscattare i recenti passi falsi e a dimostrare di non essere inferiore all’undici di Pagliuca. Argomenti affrontati con lo stesso Evacuo nella seguente intervista.

Il campionato può ormai definirsi chiuso? Un successo meritato da parte della Juve Stabia?

Si, vinto con merito da parte della Juve Stabia. Le altre squadre non sono state costanti come le vespe e non sono state in grado di mettere la necessaria pressione alla formazione di Pagliuca.

Che Benevento hai visto contro il Monopoli e che ambiente hai ritrovato?

E’ stata una partita non bellissima, in cui si poteva fare di più. Il calcio, però, è anche questo, il Benevento si è reso protagonista di una grande rincorsa e non è semplice non poter sbagliare mai. A Benevento sono venuto spesso quest’anno, è stata la mia quinta, sesta partita al ‘Ciro Vigorito’, ormai sono abituato all’ambiente.

Una sconfitta e un pareggio, cosa sta succedendo al Benevento?

Come ho detto prima, non è semplice rincorrere perché non devi mai sbagliare. Ci sta che capitino momenti in cui non sei brillantissimo ma sei comunque costretto a fare punti a tutti i costi, quando non ci riesci sembra che le cose non vadano nel verso giusto. Il Benevento, come ho sempre detto, ha comunque la rosa, la società e l’organizzazione per fare bene ai play off.

Oltre ai risultati, la Strega ha dovuto fare i conti con le bizze di Ferrante e Bolsius. Come ti spieghi certe situazioni?

A gennaio si è deciso di intervenire puntando su Starita e Lanini, evidentemente le valutazioni fatte non erano soddisfacenti sugli attaccanti che c’erano prima. Quando si diventa in troppi può nascere qualche malcontento ma, conoscendo il mister, tre attaccanti giocano e altri tre entrano. Lo spazio, insomma, c’è per tutti. Adesso, tra l’altro, si è ritagliato uno spazio importante il giovane Perlingieri che ho visto giocare contro il Monterosi, potrà dire la sua nel finale di stagione.

Juve Stabia prima e Avellino poi, in queste due gare si decide il destino dei giallorossi?

Sicuramente per la classifica saranno due sfide fondamentali, oltre ad essere due derby. Credo che la Juve Stabia sarà abbastanza tranquilla per la sfida di Benevento, avendo ormai il campionato in mano. In ogni caso per i giallorossi queste saranno due gare fondamentali per blindare il secondo posto.

Guardando già ai play off, cosa servirà per spuntarla?

Per una questione di statistiche, vincono sempre le seconde o le terze classificate, a dimostrazione del fatto di essere state quelle ad avere avuto maggiore continuità nell’arco del campionato. Sarà importante lo stato psico-fisico, perché questo è un play off lungo. Entrando dopo nella competizione bisognerà allenarsi al massimo e non perdere il ritmo partita. Se i vantaggi saranno quelli di entrare a play off iniziati e di poter giocare in casa con il doppio risultato a favore, il vero rischio è quello di smarrire un po’ la tensione della partita vera.