Il tecnico dei lariani non si sente al sicuro: “Pensiamo alla salvezza, è uno scontro diretto e troveremo un ambiente caldo”
I sette punti conquistati in una settimana hanno fatto fare un balzo in avanti notevole al Como. Nonostante tutto, però, il tecnico Moreno Longo non si sente al riparo da brutte sorprese e invita i suoi ad andare a fare la partita della vita a Benevento: “Questa partita è uno scontro diretto a tutti gli effetti e in quanto tale assume un significato importante per il nostro cammino”.
MOMENTO – “E’ vero, sono arrivati sette punti preziosissimi nelle ultime tre gare, ma preferisco mantenere l’equilibrio. Restiamo concreti: vogliamo provare a prenderci punti su un campo di una diretta concorrente e non sarà semplice perché troveremo un ambiente caldo”.
PARTITA – “Il Benevento farà di tutto per vincere, ma è ciò che proveremo a fare anche noi. Per riuscirci, serviranno ancora più coraggio e intensità di quelli messi nelle ultime partite. Abbiamo il massimo rispetto di una squadra che ha un organico forte, costruita per fare un campionato di prima fascia e che ha tutto per invertire la rotta. A noi servirà la gara della vita”.
ESAME – “I risultati aiutano ad arrivare a questa sfida con maggiore serenità, ma aspetterei a fare altre valutazioni. Noi ancora dobbiamo capire se siamo capaci di giocare con più o meno pressione. A noi questa pressione ha fatto indubbiamente bene, la risposta importante c’è stata e spero che ci sia anche per questa partita: abbiamo fatto uno step importante, ma non possiamo assolutamente mollare. Va bene la leggerezza, ma guai a sentirci al riparo da pericoli. E’ ancora presto”.
PLAY OFF – “Ovviamente siamo ambiziosi, ma per farlo occorre passare dalle prossime partite. E’ chiaro che se dovessimo vincere tre partite di fila, impresa durissima in questa Serie B, sarò il primo a spingere sull’acceleratore per provare a conquistare i play off, ma non è ancora il momento di parlarne”.
COPPIA D’ATTACCO – “Cerri e Gabrielloni possono giocare insieme: secondo me è una soluzione percorribile, perché non si pestano i piedi. Chaija sta sempre meglio, la sua assenza è stata veramente lunghissima. Ovviamente non può avere da subito un minutaggio importante per 90 minuti”.
FORMAZIONE – “Non scelgo mai in base al nome, ma a seconda delle partite, della condizione, della settimana e dei momenti emotivi. Non mi sono mai fossilizzato. Riguardo agli attaccanti, sono importanti per la ccategoria. Mancuso spesso ha fatto vedere cose ottime da subentrante, ma io non vedo l’ora di dargli continuità. Bellemo e Arrigoni? Danno grande equilibrio, si conoscono bene e il loro apporto in coppia è differente da quello che può dare una scelta differente. Come sempre, anche stavolta sceglieremo in base alle caratteristiche”.
