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Le pagelle del Benevento: fattore El Kaouakibi, difesa da Oscar, Ferrante trascinatore

I giudizi sui calciatori giallorossi dopo il successo del "Curcio" contro il Brindisi: Paleari ancora protagonista, Tello sottotono

Basta il morso di Ferrante per rompere il digiuno di vittorie in trasferta del Benevento: tutto suo l’1-0 del “Curcio” contro un Brindisi protagonista della reazione del secondo tempo. Terzo successo stagionale per la squadra di Matteo Andreoletti, il primo lontano dal “Vigorito” nel terzo clean sheet stagionale della Strega.

Tra i giallorossi oltre al ‘solito’ Ferrante è ancora una volta la difesa a rubare spazio sotto i riflettori: Berra, Capellini e Pastina annullano l’attacco avversario, cancellando ogni pericolo offensivo. Positiva la prova di El Kaouakibi, autore dell’assist decisivo nel primo tempo, sottotono invece Tello dopo la sfida contro il Taranto, protagonista di un primo tempo al di sotto delle aspettative.

Queste nel dettaglio le pagelle del Benevento:

PALEARI 6,5 – In una notte in cui il copione impone solo l’uscita alta sui cross avversari anche lui deve inventarsi qualcosa: da lì il volo per cancellare il colpo di testa di Cappelletti. Tuffo decisivo che coincide con il terzo clean sheet in cinque partite: niente male.

BERRA 6,5 – Notte di spessore nonostante i lunghi minuti di sofferenza del finale: dalla sua destra il Benevento non corre mai pericoli, merito delle sue letture sempre efficaci. Il primo ad avventarsi sul pallone, l’ultimo a mollare la presa. Valore aggiunto.

CAPELLINI 6,5 – Se il suo primo tempo pur senza rischi sembrava incerto dal punto di vista della convinzione, la sua ripresa si trasforma in un film in cui è lui il protagonista. Sempre decisivo in mischia e sui palloni sporchi: leader sotto il diluvio.

PASTINA 6 – Dei tre dietro è sempre quello più irruento, ma efficace. Si stacca per giocare d’anticipo e non mostra segnali che possano metterlo in crisi. Giocate giuste, senza forzare né correre pericoli.

EL KAOUAKIBI 6,5 – Nel primo tempo i suoi spazi diventano uno dei punti di forza del Benevento: nascono da lì il gol da tre punti e le occasioni più interessanti dei giallorossi. Calo fisico nella ripresa che compensa con grinta e senso della posizione.

TALIA 6,5 – Andreoletti urla di cercarlo anche nei momenti più intensi, sintomo di una fiducia sempre crescente. Nel primo tempo fa girare la Strega sdoppiandosi anche in fase di non possesso, poi a testa bassa scende in battaglia e chiude un’altra notte da protagonista.

PINATO 6 – La gara più difficile, per intensità della partita e le gambe non ancora al massimo. Consegna equilibrio alla Strega rallentando il Brindisi, schermo importante per la fase di resistenza dei giallorossi (79′ KUBICA SV: Servivano i suoi muscoli in un finale caotico: porta a casa il massimo, blindando il successo).

MASCIANGELO 5,5 – Nel primo tempo è quello che soffre di più, impiegando più del previsto per prendere le misure del diretto avversario. Dal cross sa fare di più così come nel leggere le incursioni avversarie (66′ BENEDETTI 6: Cerca l’efficacia e la trova anche nelle fasi più delicate, senza tremare in fascia).

KARIC 6,5 – Altro messaggio importante alla sua stagione e al copione tattico di questo Benevento. L’inserimento è un’arma che può lasciare il segno e sia lui che Andreoletti lo sanno, per questo l’occasione della ripresa pesa ancor di più. In copertura è ovunque, anche a corto di energie.

TELLO 5,5 – Il fraseggio nello stretto non gli riesce quasi mai, uno scenario che lo porta a perdere pazienza e lucidità. Meglio in recupero rispetto al passaggio dove pasticcia troppo spesso (57′ CIANO 5,5: Più di mezz’ora complicata, giocando pochi palloni con l’impressione di non riuscire a dare tutto. Non l’approccio ideale il suo).

FERRANTE 7 – Quando segna lui, la Strega sorride sempre. Altro gol da tre punti, altra prestazione da trascinatore mettendosi in luce anche nella gestione della palla nelle fasi più delicate dalle quali esce fuori sempre e solo a testa alta (79′ MAROTTA SV: Un solo gran pallone gestito al limite che meritava idee migliori, poi tanta corsa e sacrificio).

ALL. ANDREOLETTI 6 – Tre vittorie in cinque partite, un solo gol subito nelle ultime quattro e tabù da trasferta frantumato. Eppure non è soddisfatto di una squadra che fatica ad assestare il colpo del ko, lasciando le sue notti aperte ai possibili scenari amari. Le scelte dalla panchina non consegnano risposte convincenti, ma questi tre punti contano tantissimo.

 

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