Il patron giallorosso ribadisce un concetto già espresso recentemente: “Dobbiamo innanzitutto riacquistare un’identità”

Ricostruire quel legame unico, osmotico tra la squadra di calcio e la città. E’ questo l’obiettivo che si è messo in testa Oreste Vigorito: ricomporre quell’interdipendenza tra una società che incarni il senso di appartenenza di un intero popolo e una tifoseria fiera delle proprie origini e della propria terra. Dopo aver annunciato le proprie intenzioni qualche giorno fa, ospite del club cittadino che porta il suo nome, il patron giallorosso ha ribadito il concetto a margine della cerimonia di intitolazione al compianto Sabatino Ruggiero, del nuovo complesso sportivo nato a Bucciano.

“Il Benevento ha la necessità di riacquistare una propria identità – ha dichiarato Vigorito – Vogliamo fare un percorso diverso rispetto al recente passato. Dobbiamo tornare a far sentire il rumore dei nostri passi sul territorio sannita. Forse il rumore di qualche metropoli ci ha dato un po’ troppo alla testa, me compreso; adesso dobbiamo tornare a fare calcio per e tra la nostra gente”.

A Bucciano era presente anche il ministro Andrea Abodi, legato al patron da un rapporto di consolidata amicizia: “Il ministro Abodi era il presidente della Lega B quando noi abbiamo raggiunto prima la serie cadetta e poi la Serie A; da lì è nata una sincera amicizia. So che è allo studio una riforma del calcio, vedremo cosa accadrà, ma sono convinto che sia lui che il presidente del Coni opereranno al meglio, anche perché sono uomini di grande conoscenza sportiva”.