I tesserati attendono la convocazione, nessuna comunicazione alle società che saranno informate solo della chiusura delle indagini
Il caso Perugia-Benevento continua a tenere banco. Nonostante nelle ultime giornate di episodi strani se ne siano verificati a ripetizione, la Procura federale ha deciso di accendere i fari solo sull’episodio che ha portato al gol di Kouan, nel match giocato lo scorso 19 maggio al Curi. Un’iniziativa che fa seguito a una segnalazione fatta alla Procura federale che dunque si è mossa d’ufficio.
L’indagine dovrà chiarire se sia configurato l’illecito sportivo: gli 007 dovrà accertarlo attraverso l’analisi video dell’episodio finito sotto la lente d’ingrandimento e anche ascoltando i protagonisti in campo, innanzitutto l’autore del gol, ma anche Leverbe – autore dell’assist, si spera involontario – e probabilmente pure Manfredini e Tosca. Nessuno di questi, al momento, ha ancora ricevuto la pec per la convocazione da parte della Procura federale. E probabilmente non la riceveranno a stretto giro di posta, visto che i tempi non si annunciano brevi.
Gli uomini di Chinè, infatti, hanno sessanta giorni di tempo per chiudere la fase istruttoria, procedere all’audizione dei tesserati coinvolti e poi decidere il da farsi. Raccolti tutti gli elementi, la Procura invierà le relative comunicazioni alle società, per informare della chiusura delle indagini: a quel punto, sarà lo stesso Chinè a decidere se procedere all’archiviazione o se invece andare avanti, facendo scattare il deferimento per i tesserati, e quindi anche per le relative società d’appartenenza per responsabilità oggettiva. Solo in seguito all’eventuale deferimento, potrà essere celebrato il processo. In caso contrario, tutto si chiuderà senza alcuna conseguenza. E al momento è questa l’ipotesi più probabile.