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Vigorito: “Carli al Benevento è un’idea che avevo da anni: ora iniziamo con uno spirito nuovo”

Le parole del patron giallorosso nel giorno della conferenza di presentazione del nuovo dt Marcello Carli

A margine della conferenza stampa di presentazione del nuovo direttore tecnico della Strega Marcello Carli, il presidente Oreste Vigorito ha parlato del progetto di ricostruzione del Benevento dopo la retrocessione in Serie C e del futuro giallorosso.

PRESENTAZIONE“Grazie per essere intervenuti, sono particolarmente lieto di vedervi dopo un po’ di tempo e lasciare lo spazio al direttore tecnico che ringrazio pubblicamente davanti a tutti per la disponibilità data in maniera estremamente semplice”.

NUOVO INIZIO“Siamo tornati a parlare una lingua che è la nostra, e questo tipo di lingua sarà utilizzato per tutto l’anno e imparando da persone che hanno navigato nel calcio in ruoli diversi da quello del presidente. Mi auguro che tutti possiate dare la collaborazione per cominciare, non ricominciare, altrimenti facciamo le stesse cose di prima. Iniziamo con uno spirito nuovo, facendo un esame dei propri errori, analisi, e proviamo a dare una mano a questa società, pubblico e direttore che ci ha messo la faccia per un percorso mi auguro bello e di soddisfazione per tutti”.

CARLI“Carli è un’idea che girava da un paio d’anni. L’ho incontrato, un uomo che fa il suo lavoro, che è sorpreso del fatto che sia pagato per fare ciò che gli piace. Un’intervista fatta dal direttore su uno dei social è una delle più belle mai fatte da un direttore. Da allora sono sempre stato curioso di conoscerlo, avevo questa idea nella mente e pensavo di realizzarla già da qualche anno. Sono un po’ lento nel prendere le decisioni”.

DIRETTORE TECNICO“La scelta del ruolo di direttore tecnico? Si tratta di una necessità che avanzo da 17 anni di mettere insieme ds della prima squadra e delle altre. Ognuno che è arrivato mi ha fatto delle promesse e quando poi lo ricordavo mi diceva di essere impegnato con la prima squadra. Ha dato disponibilità e abbiamo trovato l’accordo e non ha chiesto un sovrapprezzo per il settore giovanile (ride, ndr)”.

FUTURO“Veniamo da una stagione molto fredda. Abbiamo pensato di poter rimediare dopo non aver fatto pulizie per qualche anno. Nel futuro vedo una persona che nella sua carriera ha sempre visto il futuro e mi auguro che sia sufficiente per tutti noi per diventare un pubblico paziente. Mi auguro che chi verrà sia la scelta giusta e che la stampa sappia supportarlo con la solidarietà e critica onesta. Penso che siate una stampa molto corretta e mi aspetto questo tipo di contributo. Vi ascoltano, vi vedono e non dovete mentire per difenderci, dovete evitare di mentire di fare scoop”.

ALLENATORE“Prima possibile dovremo scegliere un allenatore. Credo che la collegialità con cui sta parlando il dt sia la garanzia che si vuole fare qualcosa con l’uomo giusto coinvolto fin dal primo momento. Con Carli avevamo raggiunto l’accordo che il dottore Carli avrebbe iniziato il 1 luglio ma ha iniziato un mese e mezzo prima senza pretendere soldi. Ha detto che era una situazione che andava affrontata subito anche per evitare di affrontare un ritiro con calciatori che andranno via. La squadra la costruisce Carli d’intesa con l’allenatore, parlandone poi anche con il presidente”.

SETTORE GIOVANILE – “La collaborazione con il settore giovanile dove resta presidente Diego Palermo è una collaborazione soprattutto a livello tecnico. La guida resta a Palermo che si è incontrato più volte con il direttore che con me. Ho visto un grande entusiasmo, anche lì nonostante i risultati eccellenti a livello regionale bisogna anche dire con grande coraggio che quando usciamo dai gironi dove giochiamo poi difficilmente superiamo il primo turno. Se ogni anno arriviamo ai playoff e non superiamo il primo livello deve esserci qualcosa che non abbiamo maturato”.

STIPENDIO – “Lo stipendio di Carli? Il problema è che avevo già deciso che il dottore Carli fosse il nostro direttore tecnico. Se mi dice ciò che ha detto lui, vuol dire che stai spendendo bene i tuoi soldi. È una persona legata al suo lavoro, non ai soldi. Per me il rapporto vale più dei soldi, non mi faccio mai un budget. Contratto triennale? È una certezza di fiducia. C’è un disegno, una speranza di trovare gli uomini giusti non per correre in Serie A, stiamo rincorrendo il ritrovarci tutti dopo una tempesta”. 

ULTIMI ANNI – “Probabilmente negli ultimi due anni anche io sono venuto meno come presidente, perché non può stare lontano dalla squadra. Il mio augurio è che Carli interpreti questa posizione. Ci stiamo sentendo come mi sentivo con mio fratello e trovo un uomo che mi sta facendo ritrovare il sorriso. Molte decisioni dovevano essere prese, ho frequentato poco la squadra e l’ambiente della società. È sotto gli occhi di tutti, l’azienda ha un carico di lavoro enorme, non sempre posso essere presente. La cosa più brutta non era un astio nei confronti della gente, era di dire, appellarmi all’unica cosa che ho sempre chiesto, di starci vicino”. 

 

 

 

 

 

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