Diciassettesima sconfitta per la Strega che dopo un buon primo tempo, sparisce dal campo nella ripresa e non evita l’onta dell’ultimo posto

E’ stato il più coerente dei finali possibili per il Benevento. La Strega chiude nel peggiore dei modi una stagione amarissima: lo fa con la diciassettesima sconfitta che, dopo la retrocessione in Serie C, non permette di evitare l’onta dell’ultimo posto in classifica e nemmeno di concedersi la speranza di una riammissione, nel caso in cui dovessero liberare posti in cadetteria.

La formazione giallorossa non sarà della partita, si è tirata fuori da ogni possibile discorso con l’ennesima prestazione da psicoanalisi. Perché il Benevento nel primo tempo illude, gioca meglio, si porta in vantaggio con Farias, ma poi nella ripresa, senza che ci fossero avvisaglie, sparisce dal campo e regala al Perugia la vittoria.

Indecorosa la Strega del secondo tempo che vanifica quanto di buono fatto nella prima frazione con cinque minuti da censura, in cui i padroni di casa realizzano due gol e ribaltano il risultato. Ma è nel finale, in pieno recupero, che l’undici di Agostinelli dà il peggio di sé. Ciano al 92′ realizza la rete del pari, ma quando i giochi sembravano fatti, un regalo gentilmente confezionato da Leverbe permette a Kouan di fare il 3-2. Inutile, perché dal Barbera non arrivano notizie buone per il Grifo che così scende in Serie C mano nella mano con la Strega.