Una stagione in rossonero che rappresenta al momento quella migliore della sua carriera in termini di gol, prestazioni e coinvolgimento nel progetto di squadra. E’ un primato che Alexis Ferrante spera di superare con la maglia del Benevento, cancellando il passato e riavviando il suo conteggio proprio da Foggia, da quello stadio che l’ha visto protagonista di un campionato da applausi.
Il Tigre nella stagione 2021/2022 ha esultato 13 volte in 30 partite: mai in carriera è riuscito a toccare una cifra così alta in termini di rendimento in Serie C. L’altra doppia cifra conquistata lungo il suo percorso è relativa alla prima metà del campionato 2016/2017, quando in Serie D con la maglia dell’Albano realizzò 11 gol in 16 partite. Numeri da urlo che gli consentirono di mettersi in gioco al Brescia, con il club delle Rondinelle pronto a scommettere sul talento dell’italo-argentino sbocciato nelle giovanili della Roma tanto da stregare anche un esperto come Walter Sabatini.
Una carriera in giro per l’Italia che ha visto Ferrante mettersi in gioco anche a Foggia, piazza rovente e ambiziosa in Serie C. Un campionato vissuto da protagonista assoluto, chiuso da quarto miglior cannoniere del campionato alle spalle di un irraggiungibile Brunori al Palermo (25 gol) e la coppia formata da Antenucci del Bari e Leonetti della Turris (15). Un punto di riferimento costante per il Foggia di Zeman che non ha mai scelto di rinunciare al suo uomo simbolo: non è un caso che in quel campionato nelle 6 gare senza Ferrante, fuori per infortunio o squalifica, siano arrivati 2 pareggi e 4 sconfitte, le stesse totalizzate dal Foggia nelle altre 30 partite.
Segnali dalla settimana di lavoro e dal campo che hanno permesso al direttore Marcello Carli e al tecnico Matteo Andreoletti di accendere più di una luce la scorsa estate, quando il Benevento si trovava alla ricerca di un punto di riferimento in attacco mentre la questione Moncini continuava a gravitare intorno a interrogativi ingombranti. Il lavoro con Zeman in quella stagione rossonera è stato interpretato come un certificato di garanzia dallo staff tecnico della Strega che ha scelto di puntare proprio sul Tigre per il nuovo campionato, nonostante la stagione complicata vissuta al Cesena lo scorso anno. “Ha fatto molto bene con Zeman, vuol dire che è forte ed ha attitudine al lavoro e questo è già una garanzia. Abbiamo individuato sul mercato dei profili in grado di darci garanzie non solo dal punto di vista realizzativo ma anche di disponibilità nel pressing e sia Ferrante che Marotta fanno di questa caratteristica una delle loro peculiarità”, aveva descritto così Andreoletti la scelta di voler puntare sull’italo-argentino e sul Diablo, i due punti di riferimento dell’attacco giallorosso. Strega che sarà in scena in casa del Foggia senza Marotta, squalificato, ma con Ferrante a caccia del classico gol dell’ex e del suo quarto sigillo in campionato: un obiettivo ma anche una speranza per il Benevento non più Tigre-dipendente ma, nonostante tutto, trascinatore della missione giallorossa.