Il giovanissimo tecnico della Pro Sesto resta un candidato autorevole per la panchina giallorossa, ma non è l’unico

La conferenza stampa di presentazione di Marcello Carli come nuovo direttore tecnico sarà utile a delineare il futuro del Benevento. Non tutte le carte però verranno scoperte. In particolare quelle relative al principale nodo da sciogliere in vista della prossima stagione che vedrà la Strega ai nastri di partenza del campionato di Serie C: l’allenatore al quale affidare il nuovo progetto tecnico.

Il conto alla rovescia per l’individuazione del successore di Andrea Agostinelli è partito, anche se in questo momento siamo ancora alla fase di scrematura, nonostante il casting sia stato avviato da un po’. La lista dei potenziali candidati è corposa, ma già oggi si punta a ridurla sensibilmente nel primo vero faccia a faccia tra Vigorito e Carli. Un summit per fare il punto della situazione e focalizzarsi sul profilo ideale per garantire al Benevento una ripartenza all’altezza delle proprie ambizioni. Le idee non mancano, sebbene finora il telefono del dirigente toscano non sia particolarmente caldo: ha sentito Aglietti una settimana fa, ma non gli ha mai proposto la panchina giallorossa; ha ascoltato l’autocandidatura di Diego Lopez, ma non pare intenzionato ad accettare il suggerimento; ha seguito pure gli sviluppi legati al futuro di Tesser, ma anche in questo caso non c’è la voglia di affondare il colpo.

Carli è uno abituato ad affidarsi al suo istinto ed è disposto anche a seguire sentieri impervi, quando si tratta di prendere decisioni delicate. E’ per questo che è venuto fuori il nome di Matteo Andreoletti, tecnico emergente che alla prima stagione nei professionisti, da allenatore più giovane del panorama calcistico italiano ha portato la Pro Sesto a giocarsi i play off per la promozione in B. C’è stato un primo contatto, con Carli che ha incassato la disponibilità del tecnico di Alzano Lombardo. Se decidesse di chiudere, si potrebbe fare in poco tempo, ma il dirigente di Colle Val D’Elsa vuole ponderare bene la scelta, anche perché sa bene quanto sia rischiosa. Ecco perché, secondo quanto riporta Il Sannio Quotidiano, tiene d’occhio anche altri profili che magari.