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Benevento-Modena, Vigorito: “Retrocessione che ha radici lontane, ora va fatta una riflessione”

Le parole del patron giallorosso dopo la retrocessione della Strega in Serie C nonostante il successo sulla squadra di Tesser

Intervistato dai canali ufficiali del club, il presidente del Benevento Oreste Vigorito ha commentato la retrocessione della Strega maturata dopo la sconfitta contro il Modena nel Sannio.

GIORNATA GIALLOROSSA“Devo confessare che quando ho detto di fare la giornata giallorossa pensavo che potessi invitare la gente allo stadio e non penalizzare gli abbonati. In 17 anni non ho mai fatto qualcosa per poter speculare e non potevo farlo oggi nel giorno dell’ammaina bandiera, è stato un errore di comunicazione da parte mia e dei miei collaboratori”.

RETROCESSIONE“Un giorno che ha radici lontane, va fatta una riflessione. Mi hanno detto di pensare al futuro, ma pensiamo a ciò che abbiamo combinato tutti e vediamo se c’è futuro. Sembra che tutti sanno cosa deve fare il presidente Vigorito, qualcuno dovrebbe chiedersi cosa deve fare lui per la città e per lo sport”. 

FUTURO“Apprezzerò molto chi mi dirà come andare avanti, altrimenti l’anno prossimo invece di piangere per il ritorno in C piangeremo per il ritorno in D. Se non si trovano le cause per il ritorno in C ce le porteremo dietro anche il prossimo anno. Riflettiamo tutti. A parte la solidarietà che ho avuto soprattutto dai giovani che mi fa stare col cuore che batte un po’ più forte. Sapere che c’è gente che crede, oltre la categoria che appartiene anche a quelli che con il salto di categoria fanno anche il salto di mentalità. Non so quanti avrebbero messo la faccia come faccio io. Benevento non ha ceduto ai romani, ai longobardi o al papa e non cederà nemmeno questa volta.”.

PASSATO“Vorrei tanto che ci fosse la capacità di seguirmi e di farmi capire, io non escludo nessuno, non ho indicato nessuno. Se i sogni sono stati fatti insieme non solo quando si vince o quando si trasforma in incubo, la parola insieme rimane. Voglio abbracciare tutti, senza distinzione. Siete stati la mia vita, una parte della mia vita negli ultimi 17 anni. Non so quanti ne ho davanti, posso solo dire che grida ma anche insulti hanno riempito le mie giornate e starne senza non sarà facile. Mettiamoci tranquilli sullo sport e pensiamo a cosa potete fare voi, cosa posso fare io”.

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