L’ex Ternana è a piena disposizione e pronto a scendere in campo dal primo minuto, ma la concorrenza è folta

Otto partite ancora a disposizione per raggiungere l’obiettivo minimo dei play out e provare così a scrivere un finale diverso a questa stagione. Per riuscirci, il Benevento ha bisogno di punti e di vittorie, da ricercare anche in partite dal pronostico apparentemente chiuso come quella di sabato a Bari.

E’ chiaro che il cambio di passo dovrà arrivare innanzitutto nella fase offensiva, visto che per portare a casa qualche successo, la truppa giallorossa deve trovare il modo per iniziare a segnare con regolarità. In questo senso, un assist a Stellone lo fornisce l’infermeria, ormai quasi del tutto svuotata, cosa che finirà per allargare il ventaglio di scelte del tecnico romano.

In particolar modo per il reparto avanzato, dove per troppo tempo ha potuto fare affidamento unicamente su Simy e La Gumina. Ai due, già a Pisa si è affiancato Pettinari, che ora ha nelle gambe quindici giorni di lavoro in più; si può contare, inoltre, sulla freschezza mentale e sugli strappi di Carfora, senza dimenticarsi di Farias e della ritrovata disponibilità di Ciano, seppure quest’ultimo non sia al top della condizione.

Insomma, le possibilità di scegliere non mancano, così come quelle di pensare a qualcosa di diverso per tentare di aumentare la produzione offensiva di una squadra che ha chiuso senza segnare tredici delle trenta partite disputate finora, che ha il peggior attacco del campionato e che non trova un gol con i suoi attaccanti ormai da tre mesi (l’ultimo l’ha firmato Ciano a Cosenza, per altro su rigore).

Una zavorra di cui il Benevento deve necessariamente liberarsi in questo finale di stagione. Per riuscirci, Stellone è intenzionato a schierare sin dall’inizio due attaccanti, con Pettinari che potrebbe essere l’unica certezza, e i vari La Gumina, Simy e Carfora a giocarsi l’altra maglia disponibile.