Confronto tra squadra e tifosi al termine dell’allenamento. Chiaro il messaggio della Sud, Letizia e compagni giurano di averlo recepito

Un manifesto di devozione e senso di appartenenza. Un discorso a cuore aperto per scuotere la squadra e far fronte comune in vista del rush finale del campionato. Non è il momento dei processi, nemmeno degli strali, ma solo di concentrare gli sforzi di tutti per tenersi stretta una categoria che rappresenta un patrimonio troppo importante, da difendere fino all’ultimo. E’ questo il messaggio recapitato dai tifosi della Curva Sud a un Benevento chiamato scrivere un finale diverso a una stagione finora avara di soddisfazioni e carica di tormenti.

Un confronto tra una delegazione di supporter giallorossi e la squadra al gran completo (compreso mister Stellone) è andato in scena al termine dell’allenamento: i tifosi hanno chiesto a ogni singolo componente di dare il massimo fino all’ultimo, di onorare chi è da sempre al fianco della Strega e di dimostrare di essere degni rappresentanti dei colori che indossano, a cominciare dal capitano, sollecitato a una maggiore responsabilità ed attenzione, vista l’importanza del ruolo che ricopre. Il messaggio sembra esser stato recepito, almeno a giudicare dalle parole di Letizia che ha assicurato il massimo dell’impegno: “Mancano otto partite e le giocheremo alla morte”, il senso del suo discorso.

Il faccia a faccia si è concluso con l’applauso dei circa 200 sostenitori presenti, ognuno dei quali ha abbandonato lo stadio con la speranza nel cuore che i primi effetti possano vedersi già a Bari. Le premesse sono buone, anche perché l‘infermeria si è ormai quasi del tutto svuotata: restano out solo El Kaouakibi e Capellini, oltre ai giovani Perlingieri e Agnello. Rientrati in gruppo anche Ciano e Schiattarella, così come Veseli che ha lavorato regolarmente con la squadra.