Tutto il girone C resta col fiato sospeso. Il futuro della Turris rimane un’incognita, nonostante sia scaduta la deadline del 17 febbraio. Una data da dentro o fuori, entro cui il club corallino avrebbe dovuto saldare almeno gli inadempimenti legati alla scadenza dello scorso 16 dicembre (parte di emolumenti e ratei di incentivi all’esodo, e relative ritenute Irpef) per evitare l’esclusione anticipata dal campionato.

La giornata di lunedì è stata particolarmente convulsa. Il destino sembrava segnato, perché i conti della società risultavano ancora bloccati nonostante l’accesso alla procedura di composizione negoziata del debito. In una situazione del genere, pagare il necessario era impossibile. La Turris però pare abbia trovato la soluzione all’ultimo istante, effettuando il pagamento da un conto diverso da quello indicato in Lega. Una violazione che sarà comunque sanzionata con un’ammenda, ma che eviterà la radiazione, ammesso che i bonifici arrivino realmente ai tesserati (e al momento non ci sono conferme).

In ogni caso, tutto passerà all’esame della Covisoc e dunque bisognerà attendere ancora prima di capire il destino della Turris. Anche in caso di inadempienza, infatti, l’iter per ufficializzare l’eventuale estromissione dal campionato resta sempre lo stesso: la stessa Covisoc farà partire la segnalazione, a cui farà seguito il deferimento da parte della Procura federale e il successivo processo in primo grado dinanzi al Tribunale federale nazionale. Stiamo parlando di almeno un mesetto: non è detto, quindi, che la radiazione arrivi prima di Turris-Benevento, in programma il 16 marzo. Per capire come e se cambierà la classifica bisogna aspettare.