Tredici partite, nove vittorie, quattro pareggi e soprattutto nessuna sconfitta. E’ lo straordinario ruolino di marcia del Benevento nel 2024: un rendimento che non ha eguali sia nel proprio girone di competenza che nell’intero panorama calcistico italiano (almeno per quanto riguarda i professionisti).

Basti pensare che la Strega è l’unica squadra ancora imbattuta in quest’anno solare, insieme al Legnago Salus che però dall’inizio del nuovo anno ha vinto meno partite dei giallorossi (sette). Fino alla scorsa settimana, del gruppo delle imbattute ne facevano parte anche l’Inter e la Cremonese che però di recente sono caduti rispettivamente in Champions League contro l’Atletico Madrid e in Serie B, sul campo del Sudtirol. Risultati per certi versi inaspettati ma che hanno ridotto a due le squadre ancora con lo 0 nella casella delle sconfitte in questo 2024, appunto Legnago e Benevento, entrambe in scena in Serie C.

La squadra guidata da Massimo Donati è riuscita ad allungare la striscia di 13 risultati utili consecutivi – la stessa centrata dalla Strega – grazie al terzo successo di fila contro il Lumezzane, certificando il gran momento di forma nella griglia frastagliata della corsa play off del girone A. Quinto posto in classifica per il club veronese nel campionato dominato fin qui dal Mantova, con 11 punti di vantaggio sul Padova e ben 21 sul Vicenza, terzo in classifica. A seguire Triestina e proprio il Legnago, tra le rivelazioni di questo girone di ritorno.

Da un gruppo all’altro, nel girone C il Benevento è rinato completamente con la cura Auteri, capace di registrare passi in avanti notevoli anche nel suo rendimento in trasferta. All’inseguimento della capolista Juve Stabia c’è spazio soprattutto per i giallorossi, ancora in corsa con fame da rimonta e capaci di lasciarsi alle spalle Avellino e Picerno, distanti rispettivamente 4 e 7 punti dalla squadra allenata da Auteri. Sul campo del Giugliano è arrivata la quarta vittoria lontano dal ‘Vigorito’ dal giro di boa, la terza in rimonta dopo il sorpasso ai danni della Virtus Francavilla e il successo di Picerno certificato, anche in quel caso, dal calcio di rigore trasformato da Ciciretti.