Massimo Coda è ormai una delle certezze assolute della Serie B. Un attaccante decisivo di stagione in stagione che sta trascinando anche la Cremonese, scelta come nuova destinazione dopo l’addio al Genoa nella scorsa estate. L’ex attaccante del Benevento insegue il record di gol in cadetteria che appartiene a Stefan Schwoch e che dista 15 reti. Sono 10 i gol in 13 partite per Coda in questo avvio di campionato con i grigiorossi: doppia cifra centrata già a novembre per l’ex giallorosso.
In un’intervista rilasciata a Cronache di Spogliatoio, Coda ha parlato del soprannome da “Bomber di B” che non rappresenta più un peso per lui: “Ormai mi piace, qualche anno fa mi pesava un po’ perché mi dicevo: ‘Non mi viene mai data un’opportunità importante in A’, ma ormai è andata così. Come giocatore mi sento sempre all’altezza di poter giocare in Serie A, quand’ero a Parma ho preso consapevolezza di poterla fare. Col tempo è maturata più la possibilità di fare la B da protagonista piuttosto che fare la Serie A con un ruolo più da comparsa e ho accettato”.
Nella sua intervista, Coda ha svelato un retroscena che coinvolge anche il Benevento e il suo primo anno in giallorosso: “Quell’anno feci la prima doppietta in A, alla Samp. Il primo gol è stato il più bello della mia carriera in massima serie“. Poi l’incontro con Filippo Inzaghi e la confessione sul suo rapporto con la Serie A: “Tanti allenatori che ho avuto hanno sempre affermato che potevo fare benissimo la Serie A per 10 anni. Inzaghi addirittura mi disse: ‘Ti hanno fatto credere che tu non potessi giocare in A, ma avresti potuto fare come Ciccio Caputo’. Questa cosa mi sta stretta”.
E a proposito di campioni del mondo, una giornata da incorniciare il 7 novembre di due anni fa, in un Lecce-Parma di Serie B passato alla storia per l’ex attaccante giallorosso: “La tripletta a Buffon è un ricordo bellissimo, ero in campo mi sembrava un sogno. Dicevo ai compagni datemi un pizzico perché non può essere vero. Quella partita è stata totalmente a senso unico e infatti finì 4-0 già nel primo tempo. Come ho festeggiato? Quella sera, manco a farlo apposta, tutta la mia famiglia era lì, quindi ho festeggiato con loro. Il pallone della tripletta l’ho regalato a mio padre che era felicissimo, piange ancora quando lo vede”. Un lungo racconto di ricordi per Coda che tocca anche la sua parentesi con la maglia del Benevento, vissuta sia in Serie A che nella stagione dei record in B, trascinato da Super Pippo.