Alla vigilia di Messina-Benevento, il tecnico dei siciliani Giacomo Modica ha analizzato il match che vedrà in scena la Strega di Matteo Andreoletti al “Franco Scoglio”. Calcio d’inizio alle 18:30 di domani, con i padroni di casa a caccia di una vittoria che manca da quattro partite in Serie C.
BENEVENTO – “Hanno una loro identità e qualità, oltre all’organizzazione. Il campo dice che sono una squadra importante con un passato recente in Serie B e A. Mi aspetto una reazione dai miei: dobbiamo mettere nel dimenticatoio Taranto, una gara in cui abbiamo sbagliato e per cui mi assumo la responsabilità. Il Benevento ha obiettivi importanti e sta rispettando le aspettative: possiamo contrapporci alle grandi, ma serve ritmo e intensità”.
GARE RAVVICINATE – “Abbiamo avuto poco tempo, non ci alleniamo come si deve da oltre un mese giocando sempre ogni tre o quattro giorni. Dobbiamo compattarci ed essere convincenti anche per chi viene a vederci. Dalla bella prestazione di Crotone è passato poco tempo: Messina è una piazza importante, dobbiamo trasformare le anomalie in briciole per ribaltarle”.
AMBIENTE – “A tratti c’è euforia e a tratti depressione, serve equilibrio sia all’interno che all’esterno. Abbiamo qualità ma serve tempo, c’è gente che era in categoria inferiore e altri calciatori che arrivano da infortuni. Non ci sono problemi di modulo ma di spazi da occupare quando scendi in campo”.
MODULO – “Il 3-5-2 contro il Taranto? Lo riproporrei, era la partita adatta per farlo per i centimetri dei nostri avversari. Purtroppo si è fatto male Luciani e sono cambiati gli equilibri. Volevo far respirare qualcuno ma è andata male: il calcio però non finisce e non muore nessuno”.
LUCIANI – “Ha avuto una leggera contrattura ma è rientrato. Sono arrabbiato con lui, avrebbe dovuto provare a stringere i denti. Dopo la grande prova di Crotone non potevo lasciarlo fuori, so che può ripetersi”.
ZAMMIT – “Ha qualità, ha bisogno di capire la nostra lingua, la nostra cultura e i nostri movimenti. Lo aspetto e lo terremo in considerazione. Benevento? Non so se sia la sua partita, ho ancora un giorno per decidere. Davanti ho sempre avuto alternative importanti”.
SFIDA A UNA GRANDE – “Fare risultato sarebbe una soddisfazione ulteriore, un orgoglio. Speriamo che per la legge dei grandi numeri i nostri avversari si fermino qui. La piazza a Messina è esigente e particolare, amabile quando le cose vanno bene e meno quando si perde. C’è stato un ciclo di ferro ma dalla prossima settimana potremo svolgere settimane di lavoro tipo, senza tour de force”.