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Il Benevento resta nel futuro di Agostinelli: “Raramente ho ricevuto tanto affetto”

Il tecnico anconetano accetta il nuovo incarico: “Sono un animale da campo, ma sono convinto di poter far bene anche in una nuova veste”

Questione di cuore. E sentimento. Ciò che ha spinto Andrea Agostinelli a lasciare la panchina, compagna di una vita, pur di restare a Benevento. Quella con i colori giallorossi è stata una folgorazione passionale che va oltre un’amara retrocessione in Serie C, su cui evidentemente non c’è la firma del tecnico anconetano. Che anzi ha fatto il possibile per provare ad aggiustare una situazione ormai compromessa. Non ha portato a termine la missione, ma nonostante tutto la gente di Benevento, i tifosi e anche la proprietà ne hanno particolarmente apprezzato gli sforzi.

Al punto tale da aver fatto breccia nel suo cuore. “Voglio ringraziare tutto il popolo sannita per quanto è stato carino con me in questo mese e mezzo” sono le parole che Andrea Agostinelli ha affidato a Il Sannio Quotidiano. “Sono ringraziamenti che vengono dal cuore – ha continuato – Sono stato calciatore per tanti anni e per altrettanti ho fatto l’allenatore, ma l’affetto che mi ha travolto nel poco tempo in cui sono stato a Benevento, raramente mi era capitato di riceverlo. Girando la città, non c’è stata una persona che non mi abbia fatto i complimenti. Anche mia figlia è rimasta colpita. Sono sinceramente commosso”.

E’ questo che lo ha spinto ad accettare un nuovo ruolo, a reinventarsi ora che ha da poco superato la soglia dei 66 anni: “Continuerò ad essere una risorsa per la società, seppur in altre vesti. Mi dedicherò allo scouting, andrò a vedere partite e credo di poter fare un bel lavoro”. Accettare la proposta della società di entrare nell’area scouting è stato semplice, anche se al lavoro di allenatore Agostinelli è sempre stato molto legato: “Chi mi conosce sa che sono sempre stato un animale da campo, ma non ci ho pensato due volte. Ho accettato ben volentieri questa opportunità, anche come forma di ringraziamento verso chi avrebbe potuto semplicemente salutarmi a fine stagione, ma che invece ha avvertito la necessità di darmi una nuova chance”.

Il riferimento chiaro è al presidente Vigorito col quale ha instaurato un bellissimo rapporto: “Ho accettato questo incarico proprio per quello che dal punto di vista umano si è creato col presidente. Si è capito che ho un ottimo rapporto con lui, questa investitura per me è una gratificazione. Lo ringrazio per tutta la fiducia che ha mostrato nei miei confronti, ma sono felice soprattutto per aver trovato una persona d’altri tempi”.

Così come è contento di poter lavorare fianco a fianco con Marcello Carli: “Sono convinto di poter fare bene anche perché collaborerò con un ottimo direttore tecnico, uomo di calcio e professionista eccezionale”. Il futuro di Agostinelli dunque è disegnato: lascerà il campo, ma resterà operativo, andando a svolgere un incarico che negli anni ha acquisito sempre più peso. Non è solo forma quella dello scouting, ma è anche sostanza: certo, rispetto al ruolo d’allenatore è un mondo diverso, ma Agostinelli la traccia la conosce già.

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