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Benevento-Spal, il doppio ex Fabrizio Melara: “Il mio cuore è per la Strega”

L’ex capitano giallorosso non vuol sentir parlare di retrocessione: “Perdere la categoria sarebbe devastante, è l’ultima cosa a cui voglio pensare”

Pur avendo indossato le maglie di tutte e due le squadre, Fabrizio Melara non ha dubbi: nel match di lunedì tra Benevento e Spal farà il tifo per la Strega. Ha lasciato il calcio professionistico, continua a giocare nella squadra della sua città (il Santa Marinella) ed ha scelto di specializzarsi nel ramo delle assicurazioni per gli infortuni dei calciatori professionisti, ma resta legato al Sannio in maniera indissolubile: “Ogni tanto vengo a Benevento – ha dichiarato in un’intervista rilasciata a Il Sannio Quotidianoho visto tante partite e sono stato anche in ritiro. E mi piange il cuore nel vedere la Strega in quella posizione, conoscendo la rosa che ha”.

Per Melara non è il momento dei processi: “Sono tante le dinamiche che hanno portato la squadra in questa situazione. Ora c’è questo rush finale e bisognerà affrontarlo nel migliore dei modi, con la serenità giusta. So che non sarà facile ma credo la squadra abbia giocatori di esperienza per affrontarlo al meglio: lo spero tanto, perché sono molto legato a Benevento”.

A inizio stagione nessuno avrebbe potuto pronosticare una Strega così in difficoltà: “Era quasi impossibile immaginare un finale del genere. Sono stato anche in ritiro da loro e forse le varie vicissitudini successe in quel periodo, dalle questioni Lapadula e Barba, non hanno permesso di lavorare al meglio con il mister, e non hanno dato serenità e tranquillità al prosieguo dello scorso anno. Anche dopo la cessione di Forte non si è mai trovata la quadra o una continuità di formazione, situazioni che hanno condizionato tanto l’andamento della squadra. Poi c’è stato qualche infortunio di troppo, e quando non riesci più a risollevarti poi diventa dura”.

Perdere la Serie B per uno degli Immortali sarebbe un colpo al cuore, nonostante i sette anni trascorsi da quel 30 aprile 2016: “Questa categoria è un patrimonio per la città, per i tifosi e per tutti. Provo a non guardare la classifica, quando gioca il Benevento ed è in vantaggio cerco di cambiare canale, uso tutte le scaramanzie possibili. Non è facile, perdere la categoria sarebbe devastante ed è l’ultima cosa a cui voglio pensare. Spero sempre che il Benevento possa salvarsi, non è giusto per quello che ha fatto il presidente, per quello che abbiamo fatto noi in passato, per la gente e per i tifosi. Non è giusto e Benevento non se lo merita”.

All’orizzonte una vera e propria finale contro la Spal, altra sua ex squadra: “Sono in una situazione molto simile a quella del Benevento, hanno giocatori importanti e hanno fatto investimenti nel passato per stare al passo delle altre. Sono due grandi piazze in enorme difficoltà ma il mio cuore è sempre per la Strega. A Benevento ho passato tanti anni, lì è cresciuto mio figlio ed ho raggiunto l’apice della mia carriera. Non potrei tifare altro tra Serie A e B e spero che in questo scontro diretto possa spuntarla”.

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