
Il club gialloblù ha versato le ritenute Irpef due settimane dopo la scadenza del 16 marzo: “Un mero errore materiale”
Non solo la Reggina e precedentemente il Genoa. Anche il Parma rischia di andare incontro a una penalizzazione da scontare nel campionato in corso. I gialloblù, infatti, non hanno rispettato la scadenza del 16 marzo scorso, data entro in cui andavano versate le ritenute Irpef relative alle mensilità di febbraio. Il club del presidente Krause lo ha fatto con due settimane di ritardo.
Lunedì è arrivata alla Procura federale la segnalazione della Covisoc. Il Parma si difende parlando di errore amministrativo commesso in buona fede. Il club ha optato per “l’esplicita e pronta ammissione di responsabilità“, spiegando che il ritardo del versamento era dovuto a un errore materiale. “A riprova della nostra assoluta buona fede, Parma Calcio disponeva di ampia provvista sul proprio conto corrente e non aveva quindi alcuna necessità e/o interesse, benché meno alcun vantaggio, a ritardare il predetto versamento“.
La penalizzazione pare però inevitabile. A causa di un ritardo nel versamento delle imposte, il Parma rischia di beccarsi almeno un punto di penalità, da scontare nel torneo in corso.
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