Per rimanere in Serie B, nelle ultime otto giornate di campionato la formazione giallorossa dovrà raddoppiare la propria media punti
Mandata in archivio l’ultima sosta della stagione, per il Benevento è arrivato il momento di iniziare a pensare alla trasferta di Bari. Una gara da affrontare con un unico obiettivo nella testa: far ripartire la macchina dei punti. Esauriti i crediti e sprecati tutti i bonus possibili per evitare di complicarsi la vita, alla formazione giallorossa rimane una sola possibilità per continuare a sperare nella salvezza, che sia diretta o attraverso i play out: cambiare marcia.
Se veramente vuole allontanarsi da quella botola dell’inferno in cui si è infilata dopo il passo falso di Pisa, la Strega non ha alternative e deve fare ciò che non è riuscita a realizzare nelle partite disputate finora in campionato: iniziare a correre. Quei 29 punti conquistati in 30 giornate sono una miseria che non potrebbero mai garantire la sopravvivenza, a maggior ragione in una stagione come quella in corso, in cui le squadre coinvolte nella lotta per non retrocedere stanno viaggiando ad una media punti superiore rispetto agli altri anni.
Per tenersi stretta la categoria, le formazioni in lotta per salvarsi dovranno aumentare gli sforzi. Nel campionato scorso, la media punti tenuta dalla Strega sarebbe bastata per rimanere in Serie B, ma vista la velocità di crociera delle concorrenti, quest’anno non sarà sufficiente. Anzi, per recuperare il terreno perso e il ritardo di quattro lunghezze dal Cosenza (per via dello svantaggio negli scontri diretti) e di altrettante dal Venezia e dal Perugia, l’undici di Stellone dovrà mettere le marce alte.
La proiezione dice che potrebbero servire 42 punti per mantenere la Serie B: per raggiungere tale quota, la Strega dovrà quasi raddoppiare il proprio passo, passando cioè dall’attuale media di 0,97 punti a partita tenuta in 30 giornate ad almeno un andamento di 1,6 punti per ogni incontro che resta da giocare fino al termine della stagione regolare. Dovrà quindi vestire i panni delle big del campionato, delle squadre che dal Bari in giù occupano la griglia play off: alla truppa giallorossa serve un rendimento simile a chi è in corsa per conquistare un buon posizionamento per gli spareggi finali.
Servono soprattutto le vittorie ai sanniti, quelle che sono mancate per tutto il campionato: ne sono state raccolte appena sei in trenta giornate, ne dovranno arrivare almeno la metà (ma potrebbero non bastare) nelle restanti otto. Insomma, sembra una parete difficile da scalare, a maggior ragione per una squadra che continua a fare una tremenda fatica non solo a segnare, ma anche solo a rendersi pericolosa e ad affacciarsi nei sedici metri avversari. Restano però otto partite da giocare e quasi due mesi di campionato da vivere. Dunque, il Benevento non può far altro che raccogliere per l’ennesima volta i cocci e provare a incollarli, tentando di ricostruire il morale e aggrapparsi agli appigli motivazionali per restare in corsa fino all’ultimo e per far sì che l’obiettivo della salvezza non si trasformi in un miraggio.
