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Auteri allontana il futuro, il presente del Benevento tra cerotti e mal di pancia

La conferenza stampa regala diversi spunti, dalla squadra all'ambiente il tecnico giallorosso ne ha per tutti

Il futuro del Benevento si chiama esclusivamente Monterosi. Guai a guardare oltre, perché la missione della Strega è di colpo cambiata. Infranti i sogni di rimonta, l’obiettivo è diventato quello di blindare il secondo posto per poi pensare ai play off, cercando di prendersi ciò che il campionato ha negato (seppur non ancora aritmeticamente) ai giallorossi.

Bandito ogni discorso su ciò che sarà in estate, a partire dal destino di Gaetano Auteri. Il tecnico siciliano ha firmato un contratto fino a giugno, con rinnovo automatico in caso di promozione, al momento del suo ritorno sulla panchina sannita. La serie B, per certi versi, garantirebbe dunque una sorta di continuità, mentre la permanenza in C aprirebbe a dibattiti sulla costruzione della nuova squadra. A partire dalla conferma o meno dello stesso allenatore di Floridia.

Pensieri che non sfiorano don Gaetano, concentrato solo sul finale di stagione che lo attende. “L’argomento contratto non voglio proprio affrontarlo, è evidente che questa è una grande società ed è un ambiente a cui sono affezionato, ma le cose si fanno in due. Io sto bene, ma al di là di quello che sarà, pensiamo al percorso che dobbiamo fare: ognuno di noi si deve guadagnare sul campo i riconoscimenti della società“, ha tagliato corto in conferenza stampa. Parole chiare, di chi in cuor suo saprebbe già cosa fare e che ‘passano’ la patata bollente nelle mani dei vertici societari.

Meglio concentrarsi sul presente, caratterizzato da cerotti e mal di pancia. I guai fisici di un attacco che ha già perso Lanini e che rischia di dover fare a meno anche di Ciciretti. Il pericolo concreto di passare dall’abbondanza a una ristrettezza di scelte, perché al peggio non c’è mai fine e dopo le bizze di Ferrante sono arrivati i capricci di Bolsius. L’olandese è stato escluso dai convocati per il Monterosi per “scelta tecnica“, dopo le due panchine consecutive con Giugliano e Monopoli.

Le occasioni non sono mancate all’ex Andria, utilizzato sette volte su quattordici partite da Auteri, con un rendimento rivelatosi al di sotto degli standard attesi. Un solo gol messo a segno dal classe 1998, tra l’altro inutile ai fini del risultato finale (il terzo dei quattro rifilati in casa al Sorrento), ma soprattutto prestazioni mai in linea con le aspettative. Una frattura che sottolinea come il feeling tra il ragazzo di Hertogenbosch e il Benevento non sia mai propriamente scattato e che rappresenta l’ennesima grana con cui dover fare i conti.

Dai mal di pancia all’interno del gruppo a quelli dell’ambiente, perché Auteri non ha risparmiato nessuno. “Invito tutti ad avere pazienza e coscienza delle realtà che viviamo, forse l’ambiente è condizionato dopo la Serie A e la Serie B“, la stoccata piazzata dall’allenatore. L’esortazione a non farsi scoraggiare dalle sconfitte e a sostenere una squadra che ha bisogno della sua gente per provare a centrare l’obiettivo della promozione. L’evidenza di come il passo falso con il Monopoli abbia lasciato i segni, non solo sulla classifica ma soprattutto sull’animo di un Benevento che ha in testa solo il Monterosi. O almeno si spera…

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