Questa volta la situazione tornerà a ribaltarsi. Se nell’ultimo turno il Benevento aveva provato (vanamente) a mettere pressione alla Juve Stabia scendendo in campo con 48 ore di anticipo, nell’ultimo infrasettimanale del campionato la formazione di Auteri giocherà conoscendo già il risultato delle vespe. Uno scarto di poche ore, perché l’undici di Pagliuca affronterà il Latina nel pomeriggio mentre i giallorossi se la vedranno in serata contro il Potenza.
Potrebbe cambiare tutto o nulla a livello psicologico, ma per la Strega, indipendentemente da ciò che farà la capolista, avranno peso solo i tre punti. Nella migliore delle ipotesi i giallorossi avranno l’occasione di avvicinarsi alla vetta, viceversa dovranno ‘accontentarsi’ di rimanere in scia, cercando di blindare la seconda posizione. Conterà vincere, insomma, perché il campionato non concede e non ammette soste.
Di fronte la Strega si ritroverà per la prima volta Marco Marchionni, chiamato proprio come Gaetano Auteri durante la sosta natalizia e ufficializzato due giorni dopo il tecnico di Floridia. Un cammino a braccetto per i due allenatori che si affronteranno per la terza volta in carriera (una vittoria a testa il bilancio), con l’andamento che sorride al giallorosso: 24 i punti conquistati dal tecnico del Benevento contro i 13 ottenuti da quello del Potenza.
Un cammino in equilibrio per l’ex esterno di Parma, Juventus e Fiorentina, in dieci partite alla guida dei lucani sono arrivate tre vittorie, altrettante sconfitte e quattro pareggi. Un Potenza che si è risollevato ma che viaggia lontano da quelle che erano le aspettative stagionali. L’ambizione di inserirsi nelle prime posizioni e di agguantare un piazzamento play off, si è scontrata con la realtà di una classifica deficitaria e l’incubo di una rovinosa caduta. Lo testimoniano i quattro allenatori che si sono succeduti alla guida di una squadra partita con Colombo in panchina, passata due volte in mano al fido De Giorgio, per poi essere affidata prima a Lerda e poi a Marchionni.
Due vittorie consecutive hanno rappresentato il biglietto da visita del tecnico originario di Monterotondo, salvo poi tornare a tenere un rendimento in linea con una stagione complicata. Un’annata le cui (poche) fortune sono state costruite proprio tra le mura del ‘Viviani’. In casa il Potenza ha conquistato 27 dei 36 punti attuali, arrendendosi solo a due formazioni campane: la Turris, durante il periodo di grazia vissuto dai corallini, e la Juve Stabia, l’unica sconfitta interna sotto la guida di Marchionni.
Ben altri numeri, indubbiamente, rispetto al Benevento targato Auteri, ma l’evidenza di come ogni gara nasconda le proprie insidie e di come ogni avversario vada rispettato. Lo sa bene il tecnico di Floridia che, in una settimana compressa per i tre impegni ravvicinati, ha cercato di preparare al meglio il confronto con una compagine sempre temibile davanti al proprio pubblico. La necessità di non trasformare il ‘Viviani’ in una trappola per continuare a rincorrere una speranza, facendo per una notte proprio come la Juve Stabia che a fine gennaio sbancava Potenza mentre i giallorossi impattavano a Taranto. Magari il destino ci metterà lo zampino anche questa volta…
