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Benevento, 7 gol su 17 sono arrivati dalla panchina: Auteri è il re dei cambi

Solo Bertotto del Giugliano ne vanta di più, ma in 22 partite contro le 9 del tecnico giallorosso

Le scelte di Auteri si stanno rivelando determinanti soprattutto a gara in corso. Nel match contro il Sorrento di lunedì sera è arrivata la conferma, con addirittura tre dei quattro gol realizzati dal Benevento, che sono stati messi a segno da giocatore subentrati.

I numeri delle mosse vincenti effettuate dall’allenatore giallorosso dalla panchina sono impressionati: pur avendo guidato la Strega in sole 9 partite di questo campionato, Auteri è il secondo allenatore con più gol nati dalle sostituzioni dell’intero girone C. A rendere ancor più impattante il lavoro del tecnico sannita è il confronto con i suoi colleghi: il re dei cambi è infatti Bertotto del Giugliano, con 9 gol arrivati dalla panchina in 22 partite e con 103 sostituzioni all’attivo davanti ad Auteri e Pagliuca della Juve Stabia, entrambi a quota 7. La differenza tra i due però è netta: le reti decisive della Strega sono arrivate da 41 sostituzioni in 9 partite, quelle delle vespe da 88 cambi distribuiti in 21 gare, praticamente il doppio rispetto al lavoro del tecnico di Floridia.

Tra i migliori anche Caneo della Turris, con 6 reti da 91 sostituzioni in 20 partite, e quel Matteo Andreoletti sostituito proprio da Auteri al termine del girone d’andata. L’ex allenatore giallorosso in 19 partite e sfruttando 79 cambi era riuscito a raccogliere 5 firme dalla panchina, 2 in meno rispetto al percorso del Benevento attuale che vanta però una rosa arricchita di qualità e rigenerata dal punto di vista fisico. Le tre perle contro il Sorrento arrivano, in ordine di tempo, dopo la rimonta fatale di Picerno confezionata dalla doppia scelta di Auteri orientata su Ciciretti e Carfora, entrambi a segno.

Chiudono i conti il gol dello stesso Ciciretti contro la Turris al ‘Vigorito’ e l’altra firma di Simonetti, decisiva contro la Virtus Francavilla allo scadere. Un’istantanea che racconta come l’intero spogliatoio abbia la possibilità di giocarsi le proprie carte e trascinare la squadra verso posizioni d’alta quota, a prescindere dai minuti concessi in campo.

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