Dalla cessione dei calciatori, il Benevento ha incassato 1,8 milioni di euro nella stagione 2022/23: è quanto emerge dal bilancio chiuso al 30 giugno dello scorso anno (qui l’analisi) Il club di via Santa Colomba ha registrato una plusvalenza pari a 159mila euro per la cessione di Federico Barba al Pisa, avvenuta per un importo pari a 800mila euro. Il passaggio di Roberto Insigne al Frosinone – contestualmente all’arrivo nel Sannio di Camillo Ciano per 470mila euro – ha generato una plusvalenza di 450mila euro (complessivamente il club ha incassato 700mila euro, importo che dovrà essere saldato entro il termine della stagione in corso).
Altra plusvalenza è stata generata dall’operazione Forte con l’Ascoli: dopo averlo prelevato dal Venezia per 1,7 milioni di euro, il Benevento lo ha ceduto un anno dopo ai marchigiani per 1,25 milioni di euro; il costo ammortizzato ha garantito alla Strega una plusvalenza superiore a 140mila euro. Altra plusvalenza, seppur insignificante, è arrivata con il passaggio di Brignola al Catanzaro: cartellino ceduto per mille euro e plusvalenza di quasi 700 euro per il sodalizio sannita.
Sempre per quanto riguarda i proventi derivanti dalla gestione dei calciatori, il Benevento ha messo a bilancio 100mila euro per la cessione a titolo temporaneo di Moncini alla Spal; altrettanti per quella di Forte all’Ascoli (cessione formalizzata in prestito con obbligo di riscatto); 95mila per il passaggio di Masciangelo al Palermo, sempre con la formula del prestito; settemila euro per il diritto di opzione esercitato dal Cosenza su Barone (calciatore del settore giovanile).
A questi, si aggiungono premi per cessioni concluse nelle stagioni precedenti: il Benevento ha incassato ulteriori 150mila euro per Montipò, dopo la salvezza del Verona; 500mila euro dal Cagliari per il numero di gol messo a segno da Lapadula e 100mila euro per la promozione degli isolani; infine 20mila euro come contributo di solidarietà erogato nella stagione 2022/23 dalla società Fc Hebar 1918.