L’inserimento nella trattativa del Benevento e il dietrofront di Starita ha provocato irritazione in quel di Avellino. Al punto tale che il club biancoverde a un certo punto ha pensato a un’azione di disturbo nell’operazione Lanini, cosa rimasta solo nelle intenzioni, visto che la Strega si appresta a chiudere anche questo affare.
A raccontare come sono andate le cose ci ha pensato il direttore sportivo dei Lupi, Luigi Condò, ospite negli studi di Prima Tivvù: “Starita pensavamo potesse essere un rinforzo giusto per questo mercato di gennaio, siamo andati avanti nella trattativa. Venerdì scorso siamo stati 4-5 ore per chiudere l’operazione. L’Avellino si è affidata ad un professionista che per un tornaconto personale ha tradito la nostra fiducia. Sicuramente non ci fasciamo la testa, non ci abbatte niente. Andiamo avanti più forti di prima, con coerenza, come abbiamo fatto anche in estate. In entrata e in uscita. Starita non rappresentava un’occasione, ma un giocatore con determinate caratteristiche, che ci potevano servire. Vediamo, se c’è l’opportunità o la voglia di andare su un altro giocatore. Non abbiamo alternative, ma altri giocatori che valgono quanto Starita, se non di più. Affronteremo il discorso con la massima serenità, perché abbiamo già una rosa molto competitiva”.