Se Atene piange, Sparta non ride: è ciò che verrebbe da dire analizzando il momento di Benevento e Avellino che domenica incroceranno i propri destini nell’atteso derby del ‘Vigorito’. Se la formazione giallorossa è reduce da due sconfitte nelle ultime tre partite e ha perso contatto con la vetta della classifica, non va certamente meglio alla squadra guidata da Michele Pazienza che di punti ne ha raccolto solo uno nelle ultime tre e non vince ormai dalla trasferta di Brindisi dello scorso 12 novembre, quasi un mese fa.
Insomma, sarà una sfida dai contorni delicati quella di domenica, anche perché pure dall’infermeria non è che arrivino buone notizie per entrambe le contendenti. La situazione del Benevento è nota, quella dell’Avellino non è migliore. Pazienza ha recuperato Cionek, Benedetti e Rigione, i cui rientri hanno messo fine all’emergenza difensiva, ma al tempo stesso potrebbe aprirsi per il reparto avanzato.
Al tecnico dei biancoverdi, infatti, mancherà quasi certamente Lorenzo Sgarbi che è stato operato alla mano e che dovrà restare fermo ai box per un paio di settimane: potrebbe tornare a disposizione per la sfida interna con il Taranto. A questo si aggiungono le non perfette condizioni di Gori che contro la Turris è entrato in campo solo nella ripresa, perché condizionato da un colpo ricevuto nella precedente trasferta di Picerno. C’è inoltre Patierno che è rientrato da un paio di settimane in gruppo, ma che non è ancora al top visto il lungo periodo di stop.
Gli assenti certi, oltre a Sgarbi, sono Tozaj e probabilmente Russo che resta in forte dubbio per la sfida all’ombra della Dormiente: vista la recidiva frequente, con lui lo staff medico dell’Avellino procede con la massima cautela e non è da escludere che il rientro possa slittare. Pienamente a disposizione Tito che si candida a riprendere una maglia da titolare, sebbene su quella fascia Ricciardi stia facendo molto bene.