Figli d’arte, giovani promettenti e calciatori che conoscono la Serie C come le loro tasche: tutto questo è condensato nella rosa del Monterosi Tuscia, squadra che rappresenta un centro di meno di cinquemila anime della provincia di Viterbo, che per poter giocare le proprie partite casalinghe è costretta a traslocare a Teramo, a duecento chilometri di distanza.
E’ alla terza stagione nel professionismo. Dopo aver ottenuto una salvezza stentata nella passata stagione, evitando i play out grazie alla penalizzazione inflitta alla Viterbese di Alessandro Marotta, per questa stagione l’intento era di navigare in acque più tranquille, ma per il momento le aspettative sono state disattese. Colpa delle sette sconfitte rimediate nelle prime nove giornate di campionato che hanno fatto sprofondare i laziali in fondo alla graduatoria. Negli ultimi tempi, il trend sembra esser cambiato e l’avvicendamento in panchina tra Romondini e Taurino sta iniziando a dare qualche risultato. E’ arrivata infatti la prima vittoria stagionale, conquistata sul campo del Sorrento un mese fa, e il primo successo casalingo, raccolto invece la scorsa settimana contro la Virtus Francavilla, grazie al rocambolesco gol segnato da Vano.
Tre punti che hanno certificato l’ottimo momento di forma del Monterosi: basti pensare che nelle ultime cinque partite, i tusciani stanno viaggiando a una media da play off, con sette punti raccolti sui 15 disponibili, solo uno in meno rispetto al Benevento, avversario di questa sera al ‘Vigorito’.
Dove non ci sarà il match winner dell’ultima giornata, ma Taurino in avanti ha soluzioni in abbondanza e può scegliere tra Silipo, Ekuban, Costantino e Palazzino, con i primi due in vantaggio. Per il resto, potrebbe sacrificare Frediani e optare per una soluzione che garantirebbe più copertura con Di Renzo, mentre a centrocampo viaggiano verso la conferma Altobelli, Parlati e Fantacci. In difesa, l’ex giallorosso Piroli con Mbende e Sini, mentre tra i pali torna il promettente Mastrantonio, ragazzo cresciuto nella Roma. Dei figli d’arte che ha in organico solo uno sarà in panchina, ossia Francesco Perrotta, figlio di Simone, campione del Mondo con l’Italia nel 2006. L’altro è Bruno Conti, figlio dell’ex Cagliari, Daniele e omonimo di Bruno Conti che nel 1982 a Madrid alzò al cielo la coppa del Mondo con la maglia azzurra.