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Benevento, Vigorito: “Serie C? Difficile aspettarsi di più quest’anno. I tifosi sono da ringraziare”

Le dichiarazioni del patron giallorosso a margine dell'evento presso la Giustino Fortunato

A margine dell’evento del PMI Day presso la Giustino Fortunato, il presidente Oreste Vigorito ha parlato del momento vissuto dal suo Benevento in Serie C con alcuni riferimenti sia al mercato che alla vicinanza tra la Strega e i tifosi durante questo nuovo inizio in Lega Pro.

BENEVENTO – “Aspettarmi qualcosa di più? E’ già troppo quello che stanno facendo. Dovreste avere una pallida idea di capire cosa vuol dire ricostruire dopo un terremoto. Il mercato è stato molto difficile, non giravano soldi né calciatori. Abbiamo dovuto cercare di mandarli da qualche parte: pur avendo fatto una campagna trasferimenti di 13-14 giocatori in questo momento abbiamo in organico 33 calciatori. Se pensavamo di poter fare di più vuol dire che qualcuno aveva sognato Padre Pio”

SERIE C – “Campania protagonista? Mi fa piacere. Se la nostra regione inizia una rincorsa verso determinati traguardi mi fa piacere. Il calcio non è solo la partita ma anche gioia di partecipazione e socializzazione. Più i nostri centri si arricchiscono di sport e più vuol dire che una terra si avvicina a una nuova organizzazione”.

MERCATO – “Sfoltire la rosa a gennaio? Si penserà a qualcuno che ha avuto poco spazio probabilmente. Non abbiamo calciatori in prestito ma sono tutti di nostra proprietà. I nostri tecnici stanno valutando e facendo le loro esperienze, vedremo se ci sono ruoli da coprire. Carli ha detto ‘Molte volte ci rafforziamo non cedendo nessuno invece di fare cessioni’, lui e i suoi assistenti stanno lavorando per capire cosa serve. Ma ne parleremo non prima di qualche settimana”.

CLUB E TIFOSI – “Non abbiamo mai scelto di andare lontano dai tifosi. Quando arrivano calciatori di Serie A, la maggior parte di loro sono legati da contratti esclusivi o pubblicità che non possono fare. Ciò che sembra accattivante per il tifoso è difficile per la società. Anche quelli che hanno un passato in Serie A hanno capito che il calcio senza tifosi non ha senso. I tifosi sono da ringraziare, il sostegno alla squadra c’è, i calciatori lo sentono e fin quando ci sarà questo binomio potremo sicuramente fare bene”.

RETROCESSIONE – “Un anno molto difficile anche per me. Era il primo in cui mi sono ritrovato in una situazione da retrocessione in 17 anni. Chi si allontana non ha mai ragione”.

 

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