Che sia difensore centrale o da terzino, per Angelo Veltri non c’è differenza. A suon di prestazioni convincenti, il ragazzo cresciuto nel settore giovanile del Benevento e tuttora di proprietà del club giallorosso si è conquistato spazio e fiducia con la maglia della Recanatese. Come lui, anche un altro prodotto del vivaio della Strega come Antonio Prisco: «Siamo davvero ottimi amici e stiamo insieme praticamente dall’Under 16, quindi da quattro stagioni – ha dichiarato Veltri in un’intervista rilasciata a Il Resto del Carlino – Di botto abbiamo intrapreso questa avventura e devo dire che ci troviamo veramente bene in una città ricca di storia e tranquilla con un ambiente che secondo me contribuisce parecchio a ottenere questi risultati».
A fare da apripista a Veltri e Prisco è stato Vincenzo Alfieri che l’anno scorso è stato un punto fermo della Recanatese e che ora è tornato alla casa madre: «Se c’è qualche possibilità di rivederlo qua a gennaio? Non posso dirlo ovviamente. Sentendolo spesso posso affermare che se dipendesse da lui tornerebbe di corsa». Guardando al suo rendimento personale, Veltri si sta facendo valere non solo per l’affidabilità difensiva, ma anche per la capacità di accompagnare l’azione offensiva: «Cercavo da tempo un gol o un assist decisivo e mi sono sbloccato (suggerimento vincente per Ferretti la scorsa settimana, ndr)». Dalla Gelbison al Benevento, Veltri racconta il suo percorso: «Ho iniziato da centrocampista, poi a Benevento mi hanno spostato nel reparto difensivo. Quale ruolo preferisco? Se proprio devo esprimere una preferenza dico centrale, ma anche terzino va benone ed anzi sono talmente a disposizione che se l’allenatore mi dicesse di mettermi i guanti, non farei nessun problema ed andrei in porta».
Una delle sue doti migliori è sicuramente rappresentata dalla velocità e anche domenica scorsa non è affatto passato inosservato quando, in occasione di una ripartenza, sembrava un centometrista. Ma chi è il più rapido nel collettivo giallorosso? «Bella domanda perché la concorrenza è davvero folta. Certo che è durissima, specialmente quando devi fare i conti con Longobardi oppure con Senigagliesi». La Recanatese non vuole smettere di stupire: «Stiamo tranquilli, lavorando con entusiasmo – ha concluso Veltri – ma come sempre a testa bassa».