L’avventura di Fabio Cannavaro alla guida della Strega è finita ormai da oltre otto mesi, ma nonostante tutto il tecnico napoletano continua, con cadenza settimanale, a parlare di quell’esperienza, nella speranza di cancellare i disastrosi risultati del campo e provare così a rilanciarsi.
Stavolta, l’ormai ex allenatore del Benevento è tornato sull’argomento in una lunga intervista concessa a Sportweek per spiegare il progetto di rilancio del centro sportivo ‘Paradiso’, lo storico campo di allenamenti del Napoli di Maradona. Tra i temi toccati, anche quello sulla sua carriera da allenatore: “In Cina, dove la prima volta ebbi la soddisfazione di essere chiamato ad allenare da mister Lippi, ho vinto. A Benevento mi sono calato in una realtà che non era la mia, forse perché la società aveva perso ambizione. Questa esperienza mi ha un po’ ‘bruciato’, perché nella testa delle persone rimane l’idea di un fallimento sportivo. Ma ho un nome importante e non posso esser passato dall’essere buono in Cina all’essere scarso in Italia”.