A dieci giorni dalla fine della sessione estiva di calciomercato e a poco meno di quindici dal debutto in campionato, il Benevento ha ancora diverse cose da sistemare nel proprio organico ed esigenze tecniche da dover assecondare. Se è vero che Andreoletti può contare sull’abbondanza numerica (34 i tesserati attualmente a sua disposizione), è altrettanto vero che in questo momento non ha un assortimento ideale e pienamente adeguato alle sue idee di gioco; inoltre, nell’organico della Strega ci sono molti nodi da sciogliere, legati in particolare al futuro di elementi come Acampora, Tello, Moncini, Letizia e Schiattarella.
Se per quest’ultimo l’ipotesi della risoluzione anticipata del contratto, con tanto di buonuscita da riconoscergli, potrebbe servire a chiudere la partita, per gli altri il discorso è diverso. Per il capitano della passata stagione, ad esempio, l’incentivo all’esodo non può essere messo sul tavolo, visto l’ingaggio percepito e un contratto di un altro anno e mezzo: non è da escludere che il terzino napoletano possa rimanere almeno fino a gennaio, seppur da separato in casa perché per ora la linea della società non è cambiata.
Elementi come Acampora, Moncini e Tello, invece, il Benevento li tratterebbe volentieri, ma deve fare i conti con la volontà di cambiare aria, pur in assenza di proposte concrete: se non arriveranno offerte ritenute adeguate al loro valore, i tre resteranno in giallorosso. C’è poi l’interrogativo legato a Improta – al momento confermato, ma in bilico fino al gong della sessione estiva – e i tanti giovani da sistemare, a cominciare da Veltri che è stato richiesto dalla Recanatese.
Dal loro futuro, dipenderanno le mosse in entrata della Strega che attualmente ha bisogno di almeno altri due innesti: un difensore centrale e un attaccante. Potrebbero diventare tre se dovesse andar via uno tra Tello e Acampora e addirittura quattro se per Moncini dovesse realmente concretizzarsi qualcosa.