Le parole del patron giallorosso durante l’evento di presentazione delle maglie: “Siete diventati la mia famiglia”

La voglia di voltare pagina e ripartire. E’ ciò che ha spinto il Benevento a inaugurare la nuova stagione con un evento che ha abbracciato passato, presente e futuro: “Se qualcuno pensava di non vedervi qui stasera, vuol dire che non vi conosce abbastanza – ha dichiarato il presidente Vigorito rivolgendosi ai tifosi presenti in Curva Sud – Io non ho mai avuto dubbi. Il mio dubbio era solo se fosse giusto o meno organizzare una giornata come questa, perché magari qualcuno avrebbe potuto interpretarla come una sceneggiata napoletano. Sono diventato troppo sannita per farle. Ho avuto l’onere di essere diventato cittadino beneventano ed è una cosa che non metterò mai in discussione. Ho il dovere di dimostrare che questa città e questo stadio sono anche un po’ miei, perché qui ci sono la mia famiglia e il mio cuore. La verità è che voi tifosi giallorossi siete la mia famiglia nel calcio. Non c’è bisogno di parlare, ci capiamo guardandoci negli occhi. Abbiamo una cosa che gli altri non hanno: oltre rispetto per tutti, un cuore giallorosso con cui non si perde mai e voi siete la testimonianza di cosa si può fare con l’affetto. Con l’affetto tenete questo presidente in questa città, non ho altro ma voi e la vostra presenza mi fa andare avanti”.

Verso il futuro: “Attraverseremo ancora momenti difficili, altrimenti non saremmo uomini, ma se lo faremo insieme, quei momenti difficili diventeranno ricordi meravigliosi. Qualcuno è andato via, qualcuno vorrebbe stare qui in mezzo a noi: ma sono sicuro che loro ci sono, il 7 di Imbriani e il 10 lasciatelo a mio fratello. I ragazzi che indossano le maglie sono figli di quel settore giovanile che mio fratello ha voluto e che io umilmente tento di portare avanti. Questi ragazzi sono i figli sanniti, i vostri figli: non ha importanza dove nascono ma dove vivono, voi li state rendendo uomini. Questa società ha girato pagina: chi ha scritto la storia fino a oggi ha il mio ringraziamento, tutti perché non dimentico nessuno, ma adesso dobbiamo scrivere la storia del futuro e lo farete voi e questi ragazzi”.

A scriverlo dovranno contribuire anche il dt Carli e il tecnico Andreoletti: “Ringrazio Carli, perché non ha mai mostrato il minimo dubbio: aveva voglia di ricominciare e ha scelto noi, indipendentemente dalla categoria. Un grazie anche ad Andreoletti perché non è facile venire in uno stadio del genere a 35 anni: aiutiamolo, perdoniamogli gli errori e diamogli una mano nelle difficoltà. Avremo un grande allenatore, è un mio pensiero personale”.