Il direttore tecnico resta fermo sulle proprie posizioni, nonostante le difficoltà a piazzare i calciatori che non rientrano nel progetto

Testa rivolta soprattutto alle uscite. E’ la priorità di Marcello Carli, perché l’abbondanza in organico rischia di tenere bloccate le operazioni in entrata e quello di partire per il ritiro con oltre trenta convocati è uno scenario che il direttore tecnico del Benevento vuole scongiurare. Non sarà semplice, perché il mercato ancora non è entrato nel vivo, ma anche perché il club di via Santa Colomba non intende accettare compromessi, nonostante per quanto riguarda le cessioni si trovi con le spalle al muro.

L’esigenza di modellare l’organico rischia di diventare un’urgenza, sia per questioni tecniche che per ragioni economiche, ma il dirigente di Colle Val d’Elsa non è disposto a concedere deroghe alle regole che ha fissato: ossia non favorire con incentivi all’esodo le cessioni di chi non rientra nei piani né fare sconti a chi ha chiesto di andar via.

La linea non è cambiata e non cambierà, sebbene l’addio di qualcuno potrebbe concedere maggiori margini di manovre sul fronte dei rinforzi. Per il momento, però, la strada che porta alle uscite non è particolarmente affollata, anche se nei prossimi giorni il traffico potrebbe intensificarsi, soprattutto nella fase di avvicinamento al raduno del 17 luglio. Non è da escludere che qualcuno possa essere ceduto entro quella data o comunque essere esonerato dal ritiro, nell’attesa che si concretizzino le trattative in essere.

Il nome caldo, da questo punto di vista, è quello di Alin Tosca che viaggia in direzione Arabia Saudita. Per gli altri, molto dipende da cosa accadrà nei prossimi giorni, perché finora i sondaggi non hanno avuto sviluppi: su Improta c’è il Parma; Letizia si è proposto al Pisa; Acampora spera in un affondo concreto del Modena, che però ha Palumbo della Ternana come priorità; Tello conta nel rilancio di Spezia o Cremonese; Veseli cerca sistemazione in Serie B, mentre per Schiattarella e Koutsoupias finora nessuno si è fatto avanti.