Un’indicazione solo formale da parte del club biancorosso: le criticità del Curi saranno risolte in tempo per l’inizio del campionato
E’ una voce che rimbalza da giorni in città: lo stadio Vigorito potrebbe continuare a ospitare partite di Serie B, anche dopo la retrocessione del Benevento. Il motivo è legato al fatto che il Perugia, in corsa per il ripescaggio in cadetteria, all’atto della domanda di ammissione al campionato, ha indicato come impianto alternativo allo stadio Curi proprio l’impianto di via Santa Colomba.
Con ogni probabilità, però, secondo quanto riporta Il Sannio Quotidiano la formazione biancorossa non giocherà a Benevento le gare casalinghe della prossima stagione. Si tratta di una mossa esclusivamente formale, di un adempimento necessario a ottenere il via libera alla riammissione. Questo perché lo stadio Curi è interessato da alcuni interventi straordinari di adeguamento dell’impianto di illuminazione: lavori che al momento della presentazione della domanda non erano ancora cominciati.
Di conseguenza, grazie ai buoni rapporti tra il presidente Santopadre e Oreste Vigorito e grazie anche ai buoni uffici del beneventano Attilio Matarazzo, tuttora direttore generale del club biancorosso, gli umbri hanno indicato lo stadio Vigorito come alternativa al Curi, depositando al tempo stesso istanza per ottenere la deroga a giocare in un impianto non ubicato nel proprio comune. In ogni caso, il Perugia non giocherà le proprie partite interne al Vigorito. Questo perché i lavori di adeguamento dell’impianto di illuminazione sono già iniziati e termineranno in tempo per lo start del campionato cadetto.