Un’altra occasione persa, dopo quella casalinga con l’Audace Cerignola. Anche a Catania, Gaetano Auteri non ha ricavato i segnali sperati da chi finora è stato utilizzato di meno dal tecnico giallorosso. Al ‘Massimino’ il Benevento si è presentato con l’intenzione di preservare i diffidati e, di conseguenza, con una versione inedita in campo, nonostante ci fosse ancora un traguardo prestigioso da poter raggiungere.
Missione fallita soprattutto perché le cosiddette seconde linee non sono state in grado di garantire il contributo sperato. Da Viscardi a Bolsius passando per Agazzi, Karic e le altre maglie assegnate da Auteri: troppi passi falsi nella stessa partita che costringono l’allenatore del Benevento a rivolgere lo sguardo dei play off ancora sulle solite certezze, in attesa dei ritorni a pieno ritmo di Ciciretti e Improta.
A deludere le aspettative, ancora una volta, l’attacco: ci si attendeva segnali incoraggianti da Bolsius, in gol con il Latina, ma pure da Starita. Per l’olandese una grande occasione sprecata per sbloccare la contesa, pochi movimenti efficaci nell’attacco giallorosso e una prestazione deludente conclusa in anticipo. Ancor meno possibilità e occasioni anche per l’ex Monopoli, poco supportato da un centrocampo che non è mai riuscito a metterlo nelle migliori condizioni per provare a cambiare il corso della partita e del suo periodo in giallorosso. C’è lo zero alla voce tiri in porta contro il Catania per Starita, statistica appesantita anche dai soli 2 duelli vinti su 10 nel corso del primo tempo, fino alla sostituzione all’intervallo. Difficile, al momento, scardinare le certezze Lanini e Ferrante dalle gerarchie del tecnico in ottica play off, in attesa di ulteriori segnali dal ritiro di Roma e dalle settimane di allenamento prima di fare sul serio.
Messaggi poco confortanti anche dal centrocampo con le seconde linee Agazzi e Karic mai davvero al centro della scena nelle due fasi così come Kubica nella parte finale di gara. Dietro qualche secondo di troppo speso nel cercare i palloni vaganti o l’appuntamento con i duelli, davanti invece una creazione macchinosa di gioco che non ha permesso alla Strega di svolgere un ruolo dominante contro il Catania. Ad eccezione di Manfredini, unica nota dolce dell’ultima trasferta della stagione regolare. Pochi lampi per Carfora, ancor meno per Perlingieri intrappolato nell’uno contro uno con i rossazzurri. E poi Viscardi, entrato nelle azioni chiave della squadra di Zeoli con un ruolo da protagonista in negativo, tra incertezze e distrazioni fatali per lo scenario giallorosso. Non lo spot migliore in vista dei play off: una chance enorme fallita dalle seconde linee sannite.