Ora che il divario dalla Juve Stabia è diventato apparentemente incolmabile, l’ultima parte di campionato per il Benevento non diventerà certamente un divertissement. Tutt’altro, perché da qui al termine della stagione regolare la Strega è chiamata a difendere quel secondo posto che qualche vantaggio pratico in chiave play off lo darà. Certo, l’ultima parola la definirà come sempre la bilancia del campo, ma poter usufruire di un cammino agevolato, potrebbe far pendere la stessa verso la formazione giallorossa. O comunque verso chi riuscirà a guadagnarsi la piazza d’onore del proprio girone di competenza.
Minor numero di partite
Si dice sempre che i secondi siano i primi degli sconfitti, ma in un torneo come quello di Serie C – e in particolare nell’appendice degli spareggi per la quarta promozione in Serie B – il concetto vale fino a un certo punto. Perché nella sfiancante corsa a 28 squadre per un unico posto in Paradiso, chi riesce a conquistare la seconda piazza si garantisce vantaggi non trascurabile. A cominciare dal fatto, molto banalmente, che inizierà la propria avventura nel dedalo dei play off più tardi rispetto agli altri, il che si trasforma in un minor numero di partite da dover giocare. Una squadra che termina la stagione regolare al secondo posto per arrivare in finale dovrà disputare sei gare: due in meno di chi arriva terzo; tre in meno rispetto a chi si classifica quarto e addirittura quattro, invece, di differenza nei confronti di chi finirà il proprio girone dal quinto al decimo posto. Il primo vantaggio di non poco conto.
Le teste di serie
L’altro è rappresentato dal fatto che le seconde vengono considerate teste di serie: ciò significa che entrando in gioco direttamente nel secondo turno della fase nazionale, avranno la possibilità di accedere alla final four anche con due pareggi. Dovesse conservare l’attuale posizione, infatti, il Benevento giocherebbe in casa il ritorno del secondo turno (i cosiddetti quarti di finale) e lo farebbe potendo contare su due risultati su tre, perché in caso di parità al termine dei 90 minuti, il pass per il turno successivo lo staccherebbe la squadra che si è meglio classificata in campionato. Un ulteriore vantaggio, inoltre, si potrebbe avere anche nella final four, a patto però che la Strega si guadagni i galloni di migliore seconda dei tre gironi: in tal caso, giocherebbe sia la semifinale di ritorno che l’eventuale finale davanti al proprio pubblico; stavolta, però, senza poter contare su due risultati su tre, perché in caso di parità al 90’, si disputerebbero tempi supplementari ed eventualmente rigori. Obiettivo quest’ultimo non semplice da raggiungere, perché le seconde degli altri due gironi hanno un margine rassicurante: nel girone A il Padova ha 65 punti, nel raggruppamento B invece la Torres è a quota 68, mentre la Strega è ferma a 58.
Il lungo stop
L’unica incognita è il lungo periodo di inattività che passa dal termine della stagione regolare al rientro in campo. Rispetto agli altri anni, però, stavolta sarà ridotto: finora, infatti, chi arriva secondo nelle ultime stagioni è stato costretto a rimanere fermo in media 28 giorni. Un’eternità. Ora ci sarà una settimana di pausa in meno (qui il calendario completo): le seconde infatti entrano in gioco il 19 maggio, ossia 21 giorni dopo l’ultima giornata di campionato.