Torna a parlare Eric Lanini e lo a distanza di qualche mese da quelle dichiarazioni nel post-partita col Catania (leggi qui) che fecero obiettivamente rumore. E che molti hanno individuato come l’inizio di tutti i problemi del Benevento. Tesi che il diretto interessato ha respinto con convinzione: ““Di che cosa stiamo parlando? – la risposta nel corso del suo intervento a Ottogol, trasmissione in onda su OttoChannel – Penso di non aver attaccato nessuno, ho semplicemente espresso il mio pensiero in un momento sia del campionato che della mia carriera particolare. Fare sempre le solite dichiarazioni non fa per me. Se dovevo dire di essere contento di subentrare sempre avrei mentito, perché non ero contento. Inoltre mi sembra di aver parlato benissimo del Benevento e di essere contento del Benevento. Ho espresso parole di gratitudine per il presidente e ringraziato la società per l’opportunità, stavo bene e mi sembra di aver detto quello. Ho anche sentito dire che faccio meglio da subentrato, ma francamente non capisco sulla base di cosa si affermi questo: ho fatto 20 gol a Benevento in poco più di un anno, forse solo 5-6 entrando a gara in corso. Sono un ragazzo a cui piace prendersi le responsabilità, mi piace essere dentro il gruppo in una determinata maniera. Questo è il sesto anno che arrivo in doppia cifra, ho lottato e vinto campionati, se mi si viene a dire che faccio meglio da subentrato solo perché ne ho giocate 3-4 da titolare è naturale che dica la mia… Il mio, comunque, era solo uno sfogo post-gara, eravamo a gennaio e avevo fatto solo due partite da titolare ad agosto e poi non ho più giocato. Ho detto ciò che pensavo e che ritenevo giusto venisse detto in quel momento. Non volevo assolutamente attaccare i miei compagni né nessun altro. Ho parlato per me, ho guardato il mio, perché erano sei mesi che facevo panchina, eppure ero quello che aveva fatto più gol; inoltre credo di aver un trascorso e un compagno non deve sentirsi toccato da queste cose. Nel calcio ognuno la pensa come meglio crede e come la vede personalmente. Questa intervista l’abbiamo sentita anche il giorno dopo, posso assicurare che con i compagni non è cambiato assolutamente nulla, tanto è vero che spesso la sera ci ritroviamo a casa mia con le rispettive ragazze per stare insieme. Non credo sia stata vista male, almeno nessuno me l’ha riportato. Se devo pensare che quello che sta succedendo a Benevento si è verificato per una mia intervista a gennaio in cui mi si chiedeva se fossi rimasto, in cui si parlava se facessi meglio da subentrato o meno e in cui io mi sono limitato a riportare dei numeri, non credo corrisponda al vero. In quel periodo avevo fatto molto per far sì che l’equilibrio si mantenesse, stavo dando il contributo. Perché se si tolgono i gol a Trapani o quello col Catania, forse si sarebbe parlato d’altro“.
A proposito del rapporto con Auteri, Lanini aggiunge: “Ci conosciamo dai tempi del Matera e abbiamo sempre avuto un rapporto straordinario, perché ha saputo toccare le corde giuste con me. Mi aveva preso per giocare, così come mi ha preso per giocare lo scorso gennaio. Mi ha dato tanta fiducia, venivo da 4 mesi di B dove non avevo giocato molto. Ha sempre avuto un occhio di riguardo nei miei confronti, in senso buono. Questa fiducia e questo modus operandi nei miei confronti ha fatto sì che facessi 7-8 gol di seguito. C’è sempre stato un rapporto molto importante tra noi, soprattutto in ritiro. Anche nei momenti in cui non ho giocato ha sempre mantenuto lo stesso atteggiamento nei miei confronti. C’è stata una telefonata al momento dell’esonero, ci siamo scritti belle cose. Nel momento in cui una squadra esonera un mister praticamente primo in classifica bisogna cercare il motivo. Facile dire che sono stati i giocatori a spingere in questa direzione. Quando le cose vanno male, si va sempre alla ricerca della causa, ma assolutamente non è stato l’intervento dei giocatori. Io con Auteri, ripeto, ho sempre avuto un rapporto stupendo. L’avere il mister, personalmente e anche per i miei compagni, era la cosa migliore. C’è una grandissima stima da parte mia nei suoi confronti e ci sarà sempre a prescindere da tutto. Non credo gli abbiano dato fastidio le dichiarazioni post-Catania, così come non hanno dato fastidio ai miei compagni che mi conoscono e sanno come sono fatto. Posso sbagliare, ma non sarà mai per andare contro qualcuno. C’è sempre stato un clima molto tranquillo: prima, durante e dopo“.
Sul momento della squadra: “Se non vinciamo da 12 partite, qualche problema c’è. Abbiamo fatto tante riunione per capire quale fosse la causa, abbiamo cercato dei correttivi, ma evidentemente non siamo stati in grado di risolvere le problematiche o di individuarle. Ognuno di noi in questo momento deve guardarsi allo specchio, analizzare tutto con spirito autocritico e farsi un esame di coscienza, mettendo davanti prima l’uomo e poi il calciatore. Mi dà fastidio trovarmi in questa situazione, perché non lavoro per questo e il mio obiettivo è un altro. Non mi piace nemmeno uscire dal derby con una sconfitta, ma dico pure che non è tutto da buttare. Capisco i tifosi, ma in questo momento l’ultima cosa da fare è tirare i remi in barca. Dobbiamo invece ritrovarci tutti insieme e tornare a fare ciò che sappiamo fare per giocarci dignitosamente i play off, con la voglia di tirare fuori il massimo possibile, ricordandoci il motivo per cui ognuno di noi è venuto a Benevento. Nessuno sa come finirà, ma è questa l’unica strada”.
Sui tifosi: “Dopo l’anno scorso eravamo riusciti a riportare un po’ la tifoseria dalla nostra parte. Siamo dispiaciuti di averli delusi. L’anno scorso sono arrivato che la situazione era un po’ al limite, ma con i risultati siamo riusciti a riportare la piazza a riempire lo stadio e riportarla nella direzione dell’insieme. Quest’estate, dopo la vacanza, ero felicissimo di tornare a Benevento. Mi hanno sempre voluto tutti bene, non avevamo vinto il campionato ma ero convinto che sarei tornato dopo l’estate per riprovarci. Ritrovarsi a oggi che sento quello che si dice e si legge, anche dal punto di vista morale dispiace. Li capiamo, hanno tutte le ragioni per essere delusi”
Sul contratto: “Sono in scadenza di contratto. Ad oggi c’è stata qualche chiacchierata, se ne riparlerà. Ora non è il momento di pensarci“.