Per il derby il ballottaggio è aperto anche in porta. La convincente prestazione offerta da Nicolò Manfredini contro il Picerno non ha lasciato indifferente Gaetano Auteri, anzi ha aperto discussioni anche su un ruolo in cui le gerarchie sembravano ben definite.
Partiamo da un dato. Secondo quanto riferisce Il Sannio Quotidiano, con Manfredini in porta, il Benevento in questa stagione non ha mai perso: 2 vittorie e 3 pareggi quando Auteri, e Pazienza, hanno scelto di affidare i pali della Strega alle mani del classe ’88. La prima vittoria nella delicata trasferta del ‘Lamberti’, contro la Cavese, decisa anche dalle sue parate. La seconda invece a inizio 2025, nel successo in rimonta contro il Catania, ad oggi l’ultima gioia in campionato centrata dal Benevento. Poi i pareggi contro Team Altamura e Latina, in due fasi diverse del percorso giallorosso, fino alla chiamata alle armi contro il Picerno, complice l’assenza di Nunziante.
Una prestazione convincente quella del ‘Vigorito’, decisa soprattutto dalla chiusura da applausi su Bernardotto, nell’unica vera occasione prodotta dalla squadra di Tomei. Un’uscita rabbiosa, al momento giusto, per chiudere ogni varco all’attaccante rossoblù con la Strega proiettata in avanti alla ricerca del colpo da tre punti. Zero rischi anche nel faccia a faccia con Petito, Esposito e le altre minacce del Picerno, tutte annullate: una dimostrazione di forza importante che apre le porte al dibattito in casa Benevento. Perché nel periodo di crisi vissuto dai giallorossi anche Nunziante è finito sotto accusa, preso di mira dal pubblico rumoroso al fianco della squadra e da qualche commento severo giunto nei momenti più intensi di questo 2025.
Un’ondata che ha colpito tutta la linea verde del Benevento, che ha toccato tutti i reparti ed ha puntato il dito anche tra i pali. La prestazione di Manfredini di lunedì sera alimenta la discussione; non è detto però che possa scalfire le gerarchie disegnate dalla società, senza ostacolare il percorso di crescita di un 18enne in rampa di lancio ma che può inciampare in momenti complicati. La parentesi in Nazionale ha permesso a Nunziante di ritrovare parte della serenità persa tra gli ostacoli del campionato giallorosso, oltre a regalargli un’esperienza preziosa dal punto di vista della carriera, attuale e in ottica futura. Una dimensione azzurra e internazionale per il campione d’Europa con l’Italia U17 che rientra nel Sannio con la pressione ingombrante di un classe ’88 alle spalle, scelto dal progetto giallorosso per affiancare il talento della cantera, guidarlo nel percorso di crescita e sostituirlo in caso di necessità Una sfida in famiglia che fa felice soprattutto Auteri: l’imbarazzo della scelta tra i pali per la Strega, con il derby sullo sfondo.