Avrebbe voluto suggellare un’ottima prestazione con il primo gol in campionato con la maglia del Benevento: è per questo che Davide Lamesta ha provato a strappare ad Eric Lanini la battuta del calcio di rigore che poi ha portato al definitivo 4-0 della Strega ai danni del Foggia. Non c’è stato verso. Il 77 giallorosso ha reclamato il pallone, anche perché quel penalty l’aveva conquistato personalmente con l’ennesima fuga sulla propria fascia di competenza, ma dall’ex attaccante della Reggiana non sono arrivate concessioni, nonostante pure il pubblico invocasse il nome di Lamesta.
Lanini ha fatto valere le gerarchie in materia di rigoristi designati, si è presentato sul dischetto e con grande freddezza ha trasformato la massima punizione, realizzando così la seconda rete in una settimana, dopo quella messa a segno a Bari contro il Team Altamura. L’ex Rimini non l’ha presa benissimo: è apparso particolarmente contrariato (come si evince dal video che pubblichiamo) e subito dopo, per la frustrazione, ha rischiato di prendersi un giallo per un fallo inutile a centrocampo.
Sulla questione, è intervenuto anche Auteri: “Ci sono regole chiare – ha spiegato il tecnico giallorosso – Manconi è il primo rigorista mentre Lanini il secondo: queste sono le gerarchie. Anche Perlingieri aveva chiesto di tirare il primo, ma non funziona così: se chi è designato a calciarlo decide di non lasciarlo a un compagno, è giusto che si vada avanti: le regole si rispettano per tutti, altrimenti ci troveremmo a vivere in anarchia. Non c’è niente di male a chiedere di tirare un rigore, ma se non succede, non bisogna innervosirsi e perdere lucidità”. In ogni caso, poco male: vuol dire che per Lamesta l’appuntamento con il gol è solo rimandato, magari di pochi giorni.