Tutto il mondo è paese. E’ ciò che verrebbe da dire osservando quanto sta accadendo a Foggia, dove la società ha ordinato alla squadra di riprendere gli allenamenti – pur in mancanza di specifiche esigenze agonistiche – e di farlo fino al 30 giugno.
Più o meno la stessa cosa verificatasi a Benevento, visto che pure il club giallorosso ha intenzione di far allenare i tesserati fino alla fine del mese. Anche a Foggia la reazione non è stata delle migliori, per usare un eufemismo. La mossa, infatti, non ha fatto altro che acuire la frattura tra la società e parte della squadra, già pronta a rivolgersi al Collegio arbitrale per chiedere lo svincolo automatico, per via del ritardo nel pagamento degli stipendi di aprile.
Se all’Imbriani per il momento sono solo quattro i calciatori che stanno rispondendo alla convocazione, allo ‘Zaccheria’ invece se ne stanno presentando otto: De Luca, Parodi, Felicioli, Pazienza, Perina, Orlando, De Simone e Tascone. Tutti gli altri hanno disertato gli appuntamenti quotidiani, anche chi ha in tasca un contratto per la prossima stagione. Per loro, le prime conseguenze porteranno a una riduzione della retribuzione: i giorni non lavorati verranno decurtati dalla busta paga di giugno.