La Serie B e il calcio italiano si sono infilati in un vicolo cieco. Complicato tirarsi fuori da una situazione incandescente, creata dal forte rischio penalizzazione nei confronti del Brescia che nei giorni scorsi ha ricevuto un avviso di chiusura delle indagini in relazione a presunte violazioni amministrative.
Al centro del caso i crediti di imposta utilizzati per rispettare le scadenze federali di febbraio e aprile. Per l’Agenzia delle Entrate quei crediti erano inesistenti e ciò ha portato la Procura federale – su segnalazione della Covisoc – ad avviare le indagini che hanno spinto la Lega Serie B a bloccare i play out tra Salernitana e Frosinone. Tutto è sub iudice, compreso il destino della Sampdoria, perché un’eventuale penalizzazione del Brescia stravolgerebbe la classifica finale.
I tempi rischiano di essere lunghi e l’estate del calcio italiana diventare inevitabilmente bollente. Entro venerdì è prevista l’audizione del Brescia in Procura federale, al termine della quale scatterà il deferimento per le Rondinelle. I tempi tecnici porterebbero poi la fissazione dell’udienza dinanzi al Tribunale federale per fine mese, se non per gli inizi di giugno. Cosa accadrà a quel punto? Se la Lega considererà la sentenza inattaccabile, allora fisserà la data dei play out: secondo quanto riferisce La Gazzetta dello Sport, se ne potrebbe parlare a metà giugno.