Il terremoto che ha sconvolto la Serie B e portato al congelamento dei play out che si sarebbero dovuti disputare in serata tra Salernitana e Frosinone è solo all’inizio. Il Brescia non resterà con le mani in mano ed è pronto a dare battaglia per scongiurare la penalizzazione di quattro punti che porterebbe a un’inevitabile retrocessione in Serie C.
Il patron Cellino è pronto a far valere le proprie ragioni con ogni mezzo, in quanto è convinto di essere vittima di una truffa: “Confermo di aver utilizzato quel sistema di pagamento, l’avrei fatto anche a giugno per l’iscrizione, perché è corretto – ha dichiarato in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport -. Se mi avessero detto che non andava bene, avrei pagato di tasca mia, come ho fatto in tanti anni di calcio tra Cagliari, Leeds e Brescia, vendendo anche le mie case. Siamo stati truffati, ho già presentato una denuncia penale”.
Il numero uno delle Rondinelle ricostruisce la vicenda: “Il 9 maggio ci hanno detto che erano in corso verifiche e avevamo 60 giorni di tempo, dicendomi che in caso contrario avrei dovuto rispondere in solido. E io sarei stato pronto a farlo. Tutto è molto strano, in due giorni hanno fatto e chiusole indagini. Noi avevamo mandato alla Covisoc copia del contratto di acquisto e anche la ricevuta del nostro pagamento”.
Tra le ipotesi circolate nelle ultime ore c’è anche quella che porta alla strada del patteggiamento. Come riportato dal Giornale di Brescia, infatti, le Rondinelle potrebbero sceglie questa opzione per ottenere una penalizzazione ridotta rispetto ai quattro punti previsti. E farebbe tutta la differenza del mondo. Se i punti sottratti dovessero essere due, infatti, cambierebbe nuovamente lo scenario in chiave salvezza: in tal caso, la Sampdoria sarebbe comunque condannata alla retrocessione in Serie C, i play out li giocherebbero Brescia e Salernitana e il Frosinone sarebbe salvo.