Non solo un cammino lungo e tortuoso da affrontare per provare ad arrivare fino in fondo. Oltre a dover fare i conti con un percorso tutt’altro che agevole e con contendenti agguerrite, il Benevento dovrà difendersi anche dalla carica degli ex, pronti a sbarrare la strada alla formazione giallorossa.
Allargando lo sguardo anche agli altri due gironi di Serie C – dove ci sono tutte potenziali avversarie della truppa di Auteri, nel caso in cui ovviamente quest’ultima riuscisse a ottenere il pass per la fase nazionale – ci si accorge che nel percorso di questi play off che mettono in palio l’ultimo posto utile per la promozione in Serie B, la Strega potrebbe trovarsi di fronte diversi amati nemici. Calciatori, ma anche allenatori e direttore sportivi: la schiera è lunga e tocca tutti i raggruppamenti. Anche il girone settentrionale, dove gli ex sono solo due: Davide Di Molfetta, in giallorosso fino a dicembre nella stagione poi conclusa con la promozione in Serie B e oggi alla Feralpisalò, e Maxime Leverbe, attualmente al Vicenza e con un’esperienza tutt’altro che indimenticabile nel Sannio, conclusa con l’amara retrocessione in Serie C.
Decisamente più nutrita invece la rappresentanza nel girone B. C’è ad esempio Kenneth Van Ransbeeck che fu il primo acquisto del club giallorosso dopo la storica promozione in Serie B e che ora milita nel Pontedera: il belga fece giusto in tempo a debuttare con la maglia della Strega, prima di essere ceduto. Altra meteora in giallorosso è stato Adama Diakite che è stato di proprietà del Benevento solo formalmente nella stagione 2015/16 e che ora è in forza alla Torres. Più lunga, invece, l’esperienza di Andrea Signorini che ora gioca a Gubbio e che con la Strega ha disputato quattro stagioni in Serie C, sfiorando le cento presenze in giallorosso. Tutt’altro che fugace anche l’esperienza di Gaetano Letizia che è stato capitano del Benevento sia in Serie A che in Serie B e che la scorsa estate lasciò definitivamente il Sannio per legarsi al Pescara, dove c’è un altro ex giallorosso: il direttore sportivo Pasquale Foggia, insieme al suo collaboratore Salvatore Nardi. A proposito di dirigenti, un altro uomo mercato che vanta un’avventura all’ombra della Dormiente è Aniello Cutolo, ora ds dell’Arezzo, dove c’è Cristian Bucchi come allenatore che ha tra i collaboratori Luca Antei (oltre al preparatore Iuri Bartoli). Nel girone B, di allenatori con un passato nel Benevento ce ne sono altri tre: Ivan Tisci, collaboratore di Bucchi in giallorosso e ora tecnico del Pineto (con De Vezze vice); Alessandro Formisano che guida la Pianese e che è stato nei quadri tecnici del settore giovanile della Strega; Roberto Stellone, uno dei quattro allenatori passati nel Sannio nell’annata della retrocessione in C. Tornando ai calciatori, una colonia di ex c’è a Terni: Ferrante, Tito (pure lui come Diakite solo formalmente tesserato per il club sannita nella stagione 2015/16), Vallocchia e Brignola, oltre al beneventano Curcio.
A tal proposito, pure la schiera di giocatori di origini sannite è piuttosto corposa: oltre ai già citati Curcio e Brignola, si contano anche Giorgione del Giugliano, Petito del Picerno e Rillo del Potenza. Quest’ultimi il Benevento li ha già incrociati nel corso della stagione regolare, così come gli ex che militano nel girone meridionale: da Carlo De Risio del Monopoli ad Alastra e Milesi del Potenza, passando per Federico Ricci del Crotone e Simone Guerra della Juventus Next Gen. Quest’ultimo è stato nel Sannio sei mesi, nella gestione Brini, e oggi è il giocatore d’esperienza su cui puntano i bianconeri per andare avanti: in campionato ha già fatto male al Benevento e ora ci riproverà.